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Siria: emergenza rifugiati, da oggi più difficile entrare in Libano

05 gennaio 2015 | 10.03
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Siria: emergenza rifugiati, da oggi più difficile entrare in Libano

Entrano in vigore oggi le nuove misure adottate dal governo libanese per limitare il flusso di rifugiati dalla vicina Siria. Mentre inizialmente pochi limiti erano posti all'ingresso dei siriani in fuga dalla guerra, da oggi sarà necessario un visto, mentre non è chiaro cosa accadrà dei numerosi siriani che sono già in Libano e non sono registrati come rifugiati.

Finora ai siriani era riconosciuto automaticamente il diritto di rimanere in Libano almeno fino a sei mesi. Da oggi, invece, dovranno soddisfare una serie di requisiti per ottenere il visto sulla frontiera. Dovranno dichiarare il motivo del loro viaggio e, se si tratta di motivi di lavoro, dovranno essere muniti della richiesta di un datore di lavoro o di un'azienda.

Le nuove misure sono state adottate a causa della grave emergenza creata dal flusso di siriani: 1,1 milioni si sono registrati come rifugiati e si ritiene che almeno un altro mezzo milione non si sia registrato. Una situazione esplosiva per un paese in cui ormai un terzo della popolazione è siriano.

Gli affitti sono saliti alle stelle a causa dell'impennata della richiesta, mentre è aumentata la disoccupazione e sono calati i salari. Aumentano i casi di appartamenti occupati da 10 o 15 persone, mentre i settori della fornitura di acqua, della sanità, dell'istruzione e dell'ambiente sono al collasso.

Questo ha provocato il risentimento della popolazione locale nei confronti dei siriani, oltre a una serie di problemi di sicurezza che hanno costretto alcune città e villaggi a imporre il coprifuoco e a dar vita ad appositi servizi di vigilanza.

E anche i precari equilibri settari e religiosi rischiano di saltare, trascinando il Libano nella guerra. Ron Redmond, portavoce dell'Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), ha spiegato che già da circa sei mesi Beirut ha cominciato ad applicare alcune misure restrittive, concordando tuttavia con l'Agenzia un sistema che garantisce l'ingresso nel paese ai casi più vulnerabili.

Ma le misure entrate in vigore oggi potrebbero aggravare la già difficile situazione umanitaria dei siriani. "Il governo libanese - ha spiegato Redmond alla Bbc - dice che garantirà l'accesso alle persone che si trovano in situazioni umanitarie gravi, ma questa fattispecie non è contemplata dalle nuove misure".

"Vorremmo - ha concluso il portavoce - qualcosa di ufficiale dal governo, che chiarisca come funziona il sistema".

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