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Terrorismo: opposizione turca, Ankara dà rifugio a cellule dormienti

12 gennaio 2015 | 13.36
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Dal sito del partito CHP
Dal sito del partito CHP

"La Turchia è diventata il luogo che dà rifugio alle cellule dormienti delle organizzazioni terroristiche". Lo ha detto Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito turco di opposizione, il laico Partito repubblicano popolare (Chp). "Uno dopo l'altro - ha detto Kilicdaroglu in un'intervista al quotidiano Hurriyet - i ministri hanno cominciato a dire di fare attenzione alle cellule dormienti. Ma chi lo dice non è arrivato al potere ieri, governa invece da 12 anni".

Per il leader politico kemalista, il governo ha permesso che il paese scivolasse in una "palude di terrore e ha "costruito la sua politica estera sul sostegno alle organizzazioni terroristiche". "Per queste ragioni - ha continuato - il premier Ahmet Davutoglu non può governare il paese."

Dopo 12 anni al potere, questo è un governo che crea problemi invece di risolverli - ha proseguito Kilicdaroglu - e i problemi che crea non solo preoccupano i cittadini turchi, ma sono anche motivo di ansia per il mondo. C'è grande preoccupazione in merito alla Turchia".

Sulla sua pagina Facebook, Kilicdaroglu ha anche chiesto a Davutoglu, che ieri ha partecipato alla marcia di Parigi contro gli attacchi terroristici a Charlie Hebdo e a un minimarket ebraico se "conosce i valori alla base della marcia, vale a dire democrazia e stato di diritto".

La scorsa settimana anche Cevat Ones, ex vice sottosegretario dell'Agenzia nazionale di intelligence (Mit) turca, ha rilasciato un'intervista in cui definiva "molto probabile" che alcune cellule terroristiche dormienti in Turchia si attivino alla luce degli ultimi sviluppi nella regione. "Ci sono - ha detto al quotidiano Cumhuriyet - cellule dormienti di jihadisti in Turchia. In particolare in seguito agli sviluppi in Siria e in Iraq, è molto probabile che questi elementi, che sono stati coinvolti nei conflitti regionali, vengano usati anche in Turchia".

Il 6 gennaio una donna kamikaze si è fatta esplodere nella centrale Piazza Sultanahmet a Istanbul, uccidendo un poliziotto. La donna era una cittadina russa originaria del Daghestan e le autorità turche stanno indagando su suoi possibili legami con gruppi jihadisti regionali, tra i quali lo Stato islamico (Is) e al-Qaeda. Un'ipotesi "molto probabile" per Ones. Sabato scorso altri due ordigni artigianali sono stati disinnescati in altrettanti centri commerciali di Istanbul.

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