"La Turchia agisce come terreno principale di transito per i terroristi che entrano ed escono illegalmente dalla Siria", rendendosi quindi loro "complice". Così il ministero siriano degli Esteri ha commentato la notizia che Hayat Boumeddiene, moglie dell'uomo che ha ucciso quattro persone in un supermercato di Parigi la scorsa settimana, è entrata in Siria attraverso la Turchia.
Ieri il ministro turco degli Esteri, Mevlut Cavusoglu, ha ammesso che la donna è arrivata in Turchia il 2 gennaio ed è entrata in Siria l'8. Per Damasco si tratta di una "chiara ammissione" del ruolo di Ankara nel flusso di terroristi da e verso la Siria.
"La facilità con cui i terroristi si muovono nel territorio turco - si legge in un comunicato del ministero degli Esteri siriano rilanciato dall'agenzia ufficiale Sana - rende il governo turco complice dei gruppi terroristici e rende la Turchia un partner diretto nello spargimento di sangue in Siria e in tutto il mondo". Per questo, Damasco chiede alla comunità internazionale di "attivarsi per mettere fine alle politiche distruttive della Turchia, che sono direttamente responsabili per la crescita delle attività terroristiche nella regione".
