Secondo Abadi, il leader dell'organizzazione dello Stato islamico (Is) "è rimasto ferito a Qaim", sul confine siro-iracheno, "ma si è salvato miracolosamente e trascorre la maggior parte del suo tempo in Siria"
Il leader dell'organizzazione dello Stato islamico (Is), l'autoproclamato 'califfo' Abu Bakr al-Baghdadi, "è rimasto ferito a Qaim", sul confine siro-iracheno, "ma si è salvato miracolosamente e trascorre la maggior parte del suo tempo in Siria". E' quanto ha rivelato il primo ministro iracheno Hayder al-Abadi in un'intervista al quotidiano di Londra 'Al-Hayat'. La notizia sul ferimento di Baghdadi in un raid aereo in Iraq si è diffusa lo scorso novembre.
Quanto alla minaccia rappresentata dall'Is in Iraq, Abadi ha sottolineato che la capitale Baghdad è "fuori pericolo", ma ha avvertito che "nessun esercito regolare riuscirà a far fronte a questa organizzazione", in quanto è riuscita ad "arruolare migliaia di giovani" e a "trascinarli nel suo progetto".
Una minaccia, quella dell'Is, che ha costretto "molti paesi a modificare le loro priorità", laddove "sulla determinazione a rimuovere il regime del presidente siriano Bashar al-Assad prevale ora la lotta al terrorismo". Attualmente, lo Stato islamico sta "indietreggiando in direzione del Kurdistan", dopo aver compreso che "la via verso il sud dell'Iraq era chiusa", ha concluso Abadi.