I combattenti peshmerga hanno affrontato un viaggio lungo 1.500 chilometri per combattere "la più brutale organizzazione terroristica e l'hanno sconfitta".
"Una vittoria dell'umanità sulla ferocia del terrorismo". Queste le parole usate dal presidente della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, Massoud Barzani, per commentare la liberazione di Kobane, in Siria, ad opera delle milizie curde delle Unità di Protezione del Popolo con il sostegno decisivo dei peshmerga.
Barzani, citato dall'emittente locale Rudaw, ha quindi sottolineato come i combattenti iracheni abbiano affrontato un viaggio lungo 1.500 chilometri per combattere contro "la più brutale organizzazione terroristica (lo Stato islamico, ndr) e l'hanno sconfitta".
Dopo 112 giorni di combattimenti con i jihadisti dell'Is, ieri i miliziani curdi hanno preso il controllo dell'intera città di Kobane, località della Siria settentrionale a maggioranza curda situata vicino al confine con la Turchia. l bilancio di quattro mesi di scontri è pesantissimo: 1.313 combattenti morti, 979 dei quali appartenenti all'Is e 324 miliziani curdi.