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Libia: ministro Esteri a Onu, revocare embargo armi per far fronte a Is

19 febbraio 2015 | 08.06
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Il governo riconosciuto dalla comunità internazionale non chiede un intervento militare straniero, ma afferma che il mondo "ha il dovere giuridico e morale di dare sostegno urgente" al paese. Pronta una bozza di risoluzione dei paesi arabi

Libia: ministro Esteri a Onu, revocare embargo armi per far fronte a Is

Il ministro degli Esteri libico, Mohammed al-Dairi, ha chiesto alle Nazioni Unite, in occasione della riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dedicata alla situazione nel suo paese, di rimuovere l'embargo sulla vendita di armi al suo governo, per poter fronteggiare l'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico (Is).

In occasione della riunione di ieri sera, al-Dairi ha sottolineato che la Libia non chiede un intervento militare straniero, ma che la comunità internazionale "ha il dovere giuridico e morale di dare sostegno urgente" al paese.

"Se non riusciremo ad avere armi - ha affermato - questo può solo fare il gioco degli estremisti. La Libia necessita di una posizione decisa da parte della comunità internazionale, perché possa aiutarci ad addestrare il nostro esercito nazionale, e questo passa solo attraverso la rimozione dell'embargo alle armi, in modo che il nostro esercito possa ricevere materiale e armamenti per fronteggiare il terrorismo che avanza".

Nella bozza di risoluzione che i paesi arabi intendono presentare all'Onu sulla situazione in Libia, si chiede di mettere fine all'embargo della vendita di armi al governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale. L'Egitto ha rinunciato a chiedere un intervento militare internazionale nel paese, dove all'inizio della settimana l'Is ha decapitato 21 suoi cittadini di fede copta.

Ieri il ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry, ha invece chiesto di mantenere un blocco navale per le armi dirette a zone della Libia che non sono sotto il governo delle "autorità legittime". Di fatto l'Egitto, che nei giorni scorsi ha eseguito alcuni raid aerei contro obiettivi dell'Is in Libia, continua a non escludere operazioni di terra nel paese vicino.

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