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Istanbul, blitz delle forze speciali al palazzo di giustizia. Uccisi due sequestratori, morto il procuratore

31 marzo 2015 | 13.56
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L'irruzione nel tribunale di Istanbul per liberare l'ostaggio si è concluso con l'uccisione dei due sequestratori e la morte del magistrato. Il procuratore era responsabile dell'indagine sull'uccisione del 15enne Birkin Elvan, colpito da un candelotto di lacrimogeno, lanciato dalla polizia durante le proteste antigovernative di Parco Gezi, nel 2013. I marxisti del Dhkp-C nel 2013 colpirono ambasciata Usa

Istanbul, blitz delle forze speciali al palazzo di giustizia. Uccisi due sequestratori, morto il procuratore

Il blitz delle forze speciali nel tribunale di Istanbul per liberare il procuratore Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio questa mattina si è concluso con l'uccisione dei due sequestratori e la morte del magistrato. Ferito gravemente il procuratore, responsabile dell'indagine sull'uccisione del 15enne Birkin Elvan, colpito da un candelotto di lacrimogeno, lanciato dalla polizia durante le proteste antigovernative di Parco Gezi, nel 2013 è deceduto dopo il trasporto all'ospedale Florence Nightingale. A nulla sono valsi i tentativi dei sanitari di rianimarlo. Troppo gravi le ferite riportate. Il capo della polizia di Istanbul, Selami Altinok, ha spiegato ai giornalisti che sei ore di negoziati con i rapitori sono falliti e la polizia è stata costretta a intervenire quando alcuni spari sono stati sentiti nella stanza in cui il procuratore Kiraz era tenuto in ostaggio.

Il sequestro di un commando di un'organizzazione di estrema sinistra, Partito-Fronte rivoluzionario di liberazione del popolo (Dhkp-C) che ha fatto circolare sui social media una foto con Kiraz con un uomo alle spalle che con una mano gli tiene tappata la bocca e con l'altra gli punta una pistola alla tempia. Sul muro dietro di loro si vede la bandiera del Dhkp-C. Secondo Halkinsesi.tv, sito vicino all'organizzazione.

Le richieste includono la confessione in diretta del poliziotto sospettato di aver ucciso Elvan, la creazione di un tribunale popolare che giudichi tutti i poliziotti responsabili dell'uccisione, il proscioglimento di tutti i cittadini arrestati per aver partecipato alle manifestazioni in ricordo di Elvan. Il ragazzo, di appena 15 anni, è morto l'11 marzo 2014 dopo 269 giorni di coma, provocato da un candelotto di gas lacrimogeno che lo ha colpito alla testa.

Kiraz era stato incaricato di occuparsi del caso di Elvan sei mesi fa. Il padre del ragazzo, Sami Elvan, ha chiesto la liberazione del procuratore, come ha riferito su Twitter un parlamentare turco di opposizione, Huseyin Aygun. "Mio figlio è morto -ha detto Elvan- Ma non per questo deve morire un'altra persona".

Intanto il ministro turco dell'Energia ha escluso che possa esserci un legame tra il grande blackout elettrico che ha mandato in tilt almeno 44 province turche e il sequestro. "Non credo che sia corretto collegare il blackout con l'incidente presso il Palazzo di Giustizia" ha detto il ministro turco dell'Energia, Taner Yildiz, citato dall'agenzia Dogan.

Il palazzo dove Kiraz è stato tenuto ostaggio era stato inaugurato nel 2011 come il tribunale più grande d'Europa. Ma i media turchi si chiedono come abbiano fatto uomini armati a introdursi nell'edificio senza problemi.

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