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Siria: Anp 'molto preoccupata' per Yarmuk, con Is temiamo il peggio

01 aprile 2015 | 20.57
LETTURA: 4 minuti

Secondo quanto apprende Aki - Adnkronos International, a destare preoccupazioni sarebbero le notizie su combattimenti in corso all'interno del campo sfociati dopo la presa di controllo di gran parte di esso da parte dell'organizzazione Daesh

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
(Foto Infophoto) - INFOPHOTO

La presidenza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) si dice ''molto preoccupata'' per gli ultimi sviluppi che riguardano il campo profughi di Yarmuk, che si trova a otto chilometri a sud di Damasco. Lo dichiara ad Aki - Adnkronos International un esponente dell'Anp che ha preferito restare anonimo. ''Ci giungono notizie di combattimenti in corso all'interno del campo dopo che l'organizzazione Daesh (acronimo arabo dell'Is, ndr) ha preso il controllo di gran parte di esso'', ha detto la fonte.

''Negli ultimi tempi gran parte dei profughi palestinesi residenti nel campo hanno abbandonato la zona. Dopo questi sviluppi temiamo che altri lasceranno Yarmuk'', ha aggiunto. ''Abbiamo detto fin dall'inizio che come palestinesi non interferiamo negli affari interni degli altri Paesi arabi'', riferendosi alla crisi in corso in Siria dal marzo del 2011 e sostenendo che ''il controllo dell'Is esaspererà la sofferenza dei profughi trasformandola in una tragedia''. L'esponente dell'Anp precisa che ''non abbiamo contatti con l'Is, ma speriamo che loro si rendano conto delle condizioni dei rifugiati, lasciando il campo senza infliggere danni alla popolazione''.

I media palestinesi vicini al movimento di Hamas hanno accusato i miliziani del Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda di aver facilitato l'ingresso dei jihadisti dello Stato islamico (Is) nel campo profughi. L'agenzia di stampa 'Quds press' ha citato attivisti palestinesi all'interno del campo secondo i quali il Fronte al-Nusra ha fatto entrare i miliziani dell'autoproclamato califfato dopo che la brigata Aknaf Beit al-Maqdis, braccio militare di Hamas a Yarmuk, ha eseguito arresti dopo l'uccisione due giorni fa dell'esponente di spicco del movimento palestinese, Yehia Hawrani. Secondo gli attivisti ci sono al momento ''scontri sporadici'' all'interno del campo profughi, il più grande in Siria, mentre dall'esterno arrivano colpi di artiglieria da diverse direzioni. Intanto, un account riconducibile allo Stato Islamico di Wilayat Damasco (distretto amministrativo, ndr) sostiene che i ''soldati'' del Califfato controllano il 70 per cento del campo profughi.

Notizie contrastanti arrivano anche dall'emittente al-Jazeera che ha contattato un attivista all'interno del campo profughi, il quale ha precisato che lo Stato Islamico (Is) non controlla la maggior parte di Yarmuk, ma solo la zona occidentale. L'uomo, che ha chiesto l'anonimato, conferma invece che sono in corso scontri con i jihadisti dell'Is. ''Parte di Yarmuk è stata bombardata - ha detto - ma non è chiaro se da parte delle forze di regime o dall'Is''. Il controllo di Yarmuk, dove un tempo vivevano 160mila profughi palestinesi e ora ne sono rimasti circa 18mila, è diviso tra le fazioni palestinesi e gruppi armati tra cui il Fronte al-Nusra, Ahrar al-Sham e altre brigate dell'Esercito libero siriano.

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