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Siria, deputato arabo-israeliano denuncia: "A campo profughi Yarmouk oltre mille morti"

07 aprile 2015 | 12.38
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Ahmed Tibi: "Ciò che sta succedendo è un crimine contro l'umanità". Save the Children: "Ci sono 3.500 bambini intrappolati"

Siria, deputato arabo-israeliano denuncia:

Sarebbero più di un migliaio i palestinesi uccisi nel campo profughi di Yarmouk, il più grande della Siria, otto chilometri a sud di Damasco, sotto il parziale controllo dello Stato Islamico (Is). Lo afferma da Haaretz il deputato arabo-israeliano Ahmed Tibi secondo il quale i paesi arabi in particolare, e la comunità internazionale nel suo insieme, dovrebbero vergognarsi per quello che sta succedendo.

"L'Isis è un movimento fascista e ora sta pubblicando foto di teste mozzate, fra le quali quella dell'imam della moschea, sostenitore di Hamas, accusato di essere un apostata", ha detto Tibi. "Ciò che succede nel campo di Yarmouk è un crimine contro l'umanità - ha aggiunto - sento rabbia e grande tristezza perché c'è un doppio standard morale e se le vittime non fossero palestinesi, sarebbe diverso".

Save the Children denuncia che almeno 3.500 bambini sono intrappolati all'interno del campo profughi palestinese di Yarmouk, con il rischio di essere uccisi o feriti.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto accesso umanitario al campo di rifugiati palestinesi. Lo ha detto l'ambasciatrice della Giordania presso l'Onu Dina Kawar, sottolineando che i 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu hanno chiesto ''la protezione dei civili, l'accesso umanitario'' al campo e la possibilità di fornire ''assistenza salva vita''.

Riferendo al Consiglio di sicurezza Onu, Pierre Krahenbuhl dell'Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi) ha descritto la situazione nel campo ''più disperata che mai''. L'ambasciatore palestinese presso l'Onu, Riyad Mansour, ha quindi affermato che la priorità del suo governo è quella di salvare i rifugiati e a chiesto ai Paesi membri del Consiglio di trovare una nuova collocazione per loro.

L'Unione europea, da parte sua, ha stanziato 2,5 milioni di euro di aiuti per il campo di Yarmouk. Il commissario Ue agli Aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha spiegato che "le sofferenze dei civili a Yarmouk hanno raggiunto livelli intollerabili" e la situazione "si è drammaticamente deteriorata". I fondi permetteranno all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi di effettuare assistenza umanitaria alla popolazione.

Intanto, sul terreno, i miliziani dello Stato Islamico si sono ritirati da una parte del campo profughi palestinese di Yarmuk, diminuendo il loro controllo al 60%. Lo ha annunciato il responsabile dell'Olp (l'Organizzazione per la liberazione della Palestina) in Siria, Anwar Abdel-Hadi spiegando che sono ancora in corso gli scontri tra i miliziani e i comitati popolari palestinesi all'interno del campo. ''I miliziani (dell'Is, ndr) stanno sparando a chiunque cerchi di entrare o di uscire'', ha aggiunto.

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