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Iraq: Pentagono, Is ha perso un quarto del territorio conquistato

14 aprile 2015 | 14.51
LETTURA: 3 minuti

Lo annuncia il Pentagono, affermando che i jihadisti hanno perso tra il 25 e il 30% del territorio conquistato negli ultimi otto mesi in Iraq, tra i 12.950 e i 15.540 chilometri quadrati.

 - AFP
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Lo Stato Islamico (Is) ha perso più di un quarto del territorio che aveva conquistato in Iraq dall'inizio dei raid lanciati a partire da agosto dalla coalizione militare a guida Usa. Lo ha annunciato un portavoce del Pentagono, il colonnello Steve Warren, sottolineando che i raid aerei e l'azione delle truppe di terra in Iraq hanno ''senza dubbio inflitto danni'' ai jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi, che dallo scorso giugno hanno iniziato ad avanzare nel nord e nell'ovest dell'Iraq.

Nel corso di una conferenza stampa a Washington alla vigilia dell'incontro tra il primo ministro iracheno Haider al-Abadi e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, Warren ha detto che l'Is ha perso tra il 25 per cento e il 30 per cento del territorio che aveva conquistato negli ultimi otto mesi in Iraq, ovvero tra i 12.950 e i 15.540 chilometri quadrati. Le forze della coalizione e quelle del governo di Baghdad hanno ''indiscutibilmente inflitto danni (all'Is, ndr) e hanno fatto arretrare (i miliziani, ndr) in modo significativo'', ha aggiunto.

Il Pentagono ha quindi diffuso una mappa che mostra come il gruppo jihadista abbia ''perso grandi zone dove un tempo era presente in modo dominante'' e la linea del fronte è stata spinta verso ovest o verso sud, dipende dalle zone, nelle province di Erbil, Babil, Baghdad e Kirkuk. Warren ha quindi sottolineato che, ''tra le infrastrutture strategiche e le città dove (l'Is, ndr) ha perso terreno ci sono la Diga di Mosul, Zummar e le zone vicine ai Monti Sinjar''.

Il corridoio a nord di Tikrit è stato ''sostanzialmente riconquistato dalle forze amiche'' e si prevede che la città sarà liberata dai militanti ''relativamente presto'', ha annunciato Warren. La città di Baiji e la raffineria vicina, la più importante dell'Iraq, sono ancora conteste e resteranno obiettivo dei raid aerei.

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