Denunciato l'uso di cloro, dopo i casi di marzo che sono al vaglio degli esperti dell'Opac. La Coalizione: "Fallimento del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nell'adottare misure deterrenti"
La Coalizione siriana, principale raggruppamento delle forze di opposizione filo-occidentali, ha denunciato nuovi bombardamenti con armi chimiche a Idlib da parte del regime di Bashar al-Assad. In un comunicato, la Coalizione cita attivisti locali secondo i quali gli aerei del regime hanno sganciato ieri almeno sei barili bomba contenenti cloro su quartieri residenziali di Idlib e delle città vicine di Tamanaa e Kafr Najd.
Nagham al-Ghadiri, vice presidente della Coalizione ha affermato che il continuo ricorso alle armi chimiche da parte di Assad "è dovuto al fallimento del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nell'adottare misure deterrenti" e ha chiesto che sia "imposta una no-fly zone e siano allestite zone sicure per dare protezione ai civili".
Martedì scorso il britannico 'The Times' scriveva che gli ispettori dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) hanno aperto un'inchiesta dopo che alcuni test di laboratorio condotti per conto dello stesso quotidiano e di alcune organizzazioni umanitarie hanno provato che Assad continua a usare bombe al cloro e cianuro contro la popolazione. Le analisi sono state eseguite su campioni di terreno prelevati dalle zone prese di mira dai barili-bomba sganciati dagli elicotteri del regime, carichi di esplosivo e gas nocivi. In particolare, nel campione prelevato in una zona della provincia di Idlib dove lo scorso mese un barile-bomba ha ucciso un'intera famiglia di sei persone, sono state trovate tracce di cloro.
