Fino a 10mila dollari per le ragazze più giovani. Comprate dall'Is a 50 dollari, i jihadisti le rivendono al governo di Erbil a duemila. Ancora 3.500 le donne in mano ai miliziani
Il governo regionale del Kurdistan iracheno sta 'comprando' dallo Stato Islamico (Is) ragazze e donne della comunità degli yazidi rapite e usate come schiave del sesso nell'Iraq settentrionale con lo scopo di liberarle. Lo ha dichiarato al sito di Hurriyet il direttore generale del ministero degli Affari per gli yazidi del Kurdistan, Hadi Doubani. ''Ci sono ancora circa 3.500 yazide schiave sessuali e ostaggi dell'Is. Stiamo lavorando per salvarle. Ci sono alcuni arabi sunniti nelle zone controllate dall'Is che stanno collaborando con noi. Abbiamo pagati per ragazze rapite dall'Is e messe in vendita'', ha detto Doubani parlando da Dohuk nel nord dell'Iraq.
Sono migliaia gli yazidi catturati dallo Stato Islamico (Is) durante la sua avanzata nelle città e nei villaggi della provincia di Sinjar nell'agosto scorso. Alcuni militanti dell'Is, spiega Doubani, hanno realizzato un vero e proprio ''commercio'' per la ''vendita e l'acquisto di donne yazide nei mercati degli schiavi''.
'''Vendono donne nei mercati degli schiavi, alcuni militanti dell'Is comprano una ragazza per 50 dollari e la rivendono a noi (del governo del Kurdistan, ndr) per duemila-duemila e cinquecento dollari'', ha spiegato il funzionario. Doubani ha quindi spiegato che ''chiedono più soldi per le ragazze più giovani'', fino a diecimila dollari.
