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Yemen: troppo poveri per non combattere, cresce numero bambini soldato

11 maggio 2015 | 11.42
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I bambini soldato guadagnano fino a 100 dollari al mese in un Paese dove la metà della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno.

Yemen: troppo poveri per non combattere, cresce numero bambini soldato

E' la povertà estrema il fattore numero uno che spinge i bambini yemeniti a imbracciare le armi. E' quanto emerge da una serie di interviste condotte dal Washington Post con attivisti e famiglie dei bambini soldato yemeniti o, che a centinaia, forse migliaia, combattono tra le fila dei miliziani sciiti houthi o delle tribù sunnite vicine al governo di Sana'a. Molti di loro hanno tra i 13 e i 16 anni, come riferiscono gli attivisti per i diritti umani. Secondo alcune stime, un terzo dei 25mila combattenti houthi è composto da minori di 18 anni. Tra questi Mohammed Ali, 15 anni, scomparso tre mesi fa e riapparso la scorsa settimana per comunicare alla famiglia di essersi unito agli houthi. ''E' solo un ragazzino, dovrebbe stare a scuola e non a combattere'', ha detto di lui il padre Abdullah, 49 anni, temendo che al figlio abbiano ''fatto il lavaggio del cervello'' e che possa ''tornare a casa cadavere''.

Julien Harneis, rappresentante dell'Unicef in Yemen, ha spiegato che le fazioni impegnate in combattimenti sul campo, compresa al-Qaeda nella Penisola arabica e i separatisti sudisti, stanno aumentando il reclutamento di minorenni offrendo loro soldi, pasti regolari e altri benefit. ''Diventare un combattente è vista una strada per fare soldi e per sopravvivere per questi ragazzi che vengono da contesti vulnerabili - spiega Harneis - E questo succede per tutti i gruppi, da nord a sud, in ogni angolo del Paese''.

Cibo e carburante scarseggiano per i 25 milioni di abitanti in Yemen a causa degli scontri sul campo e per il blocco aereo e navale imposto dalla coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita, che dal 26 marzo ha iniziato una serie di raid contro i miliziani sciiti houthi a sostegno del governo del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. Gli scontri hanno costretto molte scuole a chiudere. Jalal al-Shami, attivista per i diritti umani in Yemen che si occupa dei bambini soldato, ha detto che il peggioramento della situazione umanitaria sta costringendo alcune famiglie ad affidarsi ai bambini per portare a casa il pane.

''Si sta assistendo a un problema crescente da quando i padri rifiutano il ritorno dalla battaglia dei loro figli in quanto le famiglie sono diventate dipendenti dai soldi che questi (minori, ndr) portano a casa'', ha detto l'attivisti. In alcuni casi un ragazzo può guadagnare 100 dollari al mese in un Paese dove la metà della popolazione vive con due dollari o meno al giorno. Ma i rischi sullo sviluppo dell'individuo sono molto alti, avverte Shami, che parla di traumi psicologici che nell'età adulti potrebbero portare a depressione o a comportamenti contrari alla società.

L'suo di bambini soldato in Yemen è aumentato nel corso di una serie di guerre disputate tra il governo e gli houthi dal 2004. Nel 2007, però, il governo yemenita ha firmato un protocollo alla Convenzione per i diritti del fanciullo fissando a 18 anni l'età minima per partecipare direttamente in conflitti armati come soldati. Lo scorso anno lo Yemen ha anche aderito a un accordo firmato con le Nazioni Unite per fermare il reclutamento dei minori nelle forze armate. Ma la deposizione del governo di Hadi da parte degli houthi a febbraio ha portato molte forze in campo contro i miliziani sciiti a reclutare sempre più bambini soldato. Anche da parte delle tribù sunnite nel sud e nella provincia petrolifera di Marib a est di Sana'a, come spiega Nadwa al-Dawsari, esperta di tribù in Yemen.

''A differenza di posti come l'Africa, questo è un trend nuovo in Yemen'', dice, spiegando che in una società tribale come quella yemenita si dà importanza all'abilità nell'uso delle armi e storicamente i bambini sono esclusi dai combattimenti. ''Ma gli houthi hanno cambiato questa'' dinamica, ha aggiunto Dawsari. Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli houthi, ammette l'uso di minori per i checkpoint, ma nega il loro impiego in battaglia.

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