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Siria, Nato contro Mosca: "Incursioni russe in Turchia non sono incidenti"

06 ottobre 2015 | 09.07
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 - AFP
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Le incursioni russe nei cieli turchi non sono incidenti. E' questo il nuovo duro attacco della Nato a Mosca per i raid in Siria. A lanciare l'accusa è il segretario generale, Jens Stoltenberg, che si è detto "preoccupato" per i raid che "non stanno colpendo lo Stato islamici, ma opposizione e civili". Stoltenberg è poi tornato sulla controversa vicenda delle violazioni dello spazio aereo turco da parte dei caccia russi impegnati in Russia sono "inaccettabili" e "non sembrano essere un incidente". Il segretario generale della Nato ha parlato in un incontro con i giornalisti alla vigilia della ministeriale della Difesa dell'Alleanza a Bruxelles.

GRUPPI RIBELLI SIRIANI PRONTI AD ATTACCARE FORZE RUSSE. Sono 41 i gruppi di ribelli siriani che hanno promesso di attaccare le forze russe in seguito alla decisione di Mosca di dare il via a una campagna militare aerea su richiesta del presidente Bashar al-Assad per contrastare i jihadisti in Siria. Una decisione che i vari gruppi di insorti, tra cui le potenti fazioni di Ansar al-Sham, l'Esercito dell'Islam e il Fronte al-Nusra affiliato ad al-Qaeda, hanno preso nel nome dell'unità contro quelli che hanno definito gli ''occupanti'' della Siria.

L'obiettivo dichiarato è quello di infliggere una ''cocente sconfitta'' alle truppe di Assad e a quelle russe che sono scese in campo al loro fianco. I primi raid aerei condotti dalla Russia in Siria risalgono al 30 settembre e si sono concentrati in particolare sulle province centrali e nordoccidentali della Siria. Ufficialmente, gli obiettivi colpiti sono quelli dell'Is e del Fronte al-Nusra, ma fonti dell'opposizione siriana riferiscono che nel mirino dei raid sono stati anche ribelli moderati sostenuti dall'Occidente, oltre che vittime civili.

''Questa nuova realtà impone in particolare ai Paesi della regione e ai suoi alleati di accelerare la formazione di un'alleanza regionale per fronteggiare l'alleanza russo-iraniana che occupa la Siria'', si legge in un comunicato firmato dai 41 gruppi ribelli e diramato da Ahrar al-Sham. Il riferimento sembra essere ai Paesi sostenitori dell'opposizione siriana, ovvero la Turchia e l'Arabia Saudita.

NUOVA VIOLAZIONE DELLO SPAZIO AEREO TURCO Il ministero degli Esteri turco ha denunciato una seconda violazione del suo spazio aereo da parte di un velivolo militare russo e convocato nuovamente l'ambasciatore di Mosca ad Ankara, Andrey Karlov, per protestare sull'accaduto.

La seconda violazione risale a domenica 4 ottobre mentre la prima, denunciata ieri, era avvenuta il 3 ottobre, quando un aereo militare russo era entrato per otto chilometri nella provincia meridionale turca di Hatay di ritorno da un'operazione in Siria. La Nato ieri ha appoggiato le proteste di Ankara, chiedendo allo stesso tempo a Mosca di "cessare immediatamente i suoi attacchi contro l'opposizione siriana e i civili.

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