"Persone bruciate col napalm in Siria"


Foto di repertorio (Afp)
Pubblicato il: 23/03/2018 10:53
E' un orrore senza fine quello a cui si assiste nella Ghouta orientale, zona alle porte di Damasco ormai quasi completamente riconquistata dal regime dove, tuttavia, resistono alcune sacche ribelli. Secondo i Caschi Bianchi, i volontari della Syria Civil Defence, 37 persone - in gran parte "donne e bambini" - sono morte "bruciate" dalle bombe al napalm sganciate dai jet "del regime e degli alleati" su Arbin, località della Ghouta.
I volontari, si legge sul loro account Twitter, denunciano un "massacro orribile" sostenendo che gli aerei abbiano colpito con bombe infiammabili un rifugio occupato dai civili per sfuggire ai bombardamenti.
Arbin è controllata da 'Faylaq al-Rahman', gruppo ribelle legato all'Esercito siriano libero (Esl) che ieri sera ha annunciato un cessate il fuoco. La tregua è stata raggiunta con la mediazione delle Nazioni Unite ed è stata concordata per "negoziare con la parte russa una soluzione che garantisca la sicurezza dei civili" ancora intrappolati nella zona, ha affermato il portavoce di 'Faylaq al-Rahman', Wael Alwan.