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Coronavirus

Covid, variante Brasile: allarme in Amazzonia

15 gennaio 2021 | 10.30
LETTURA: 3 minuti

A Manaus gli ospedali non hanno più ossigeno da somministrare ai pazienti Covid-19

(Afp)
(Afp)

Cresce la paura per la variante brasiliana del coronavirus, che si aggiunge a quella particolarmente contagiosa inglese e a quella sudafricana. In particolare, preoccupa la situazione nella regione amazzonica, ma in generale il Brasile è il secondo Paese più colpito al mondo dalla pandemia dopo gli Stati Uniti, con oltre 205mila morti per complicanze.

Un allarme arriva dalla città di Manaus, in Amazzonia appunto, dove gli ospedali non hanno più ossigeno da somministrare ai pazienti Covid-19 e dove il personale sanitario ''disperato'' teme che ''molte persone possano morire'' per mancanza di assistenza, come riferisce il quotidiano 'Folha de Sao Paulo'. Nel giornale si legge che i medici stanno tenendo in vita i malati di coronavirus solo con la ventilazione manuale. Marcellus Campelo, responsabile sanitario in Amazonas, ha affermato che lo stato ha bisogno di tre volte la quantità di ossigeno che può produrre localmente. 

In un video condiviso più volte sui social media una operatrice sanitaria chiede aiuto, affermando che ''ci troviamo in una condizione terribile, l'ossigeno è finito'', aggiungendo che ''se qualcuno ha ossigeno, lo porti nella clinica'' di Manaus. Il governatore dell'Amazzonia, Wilson Lima, ha affermato che lo stato si trova "nel momento più critico della pandemia" e ha annunciato che alle 19 di oggi, ora locale, entrerà in vigore un coprifuoco per cercare di arginare la diffusione del coronavirus. Intanto il Venezuela ha parlato con Lima “per mettere subito a disposizione l’ossigeno necessario per assistere il pronto soccorso sanitario di Manaus”.

Felipe Naveca, vicedirettore della ricerca presso la fondazione Oswaldo Cruz, ha detto alla Bbc che la nuova variante si è sviluppata separatamente da quelle nel Regno Unito e in Sud Africa, pur mostrando alcune delle stesse caratteristiche: "Alcune di queste mutazioni sono state collegate a una maggiore trasmissibilità e questo è motivo di preoccupazione". Naveca ha aggiunto di non disporre ancora di dati che suggeriscano che i vaccini esistenti siano meno efficaci contro la nuova variante. "Dobbiamo fare molto di più il sequenziamento dei campioni per rispondere a questa domanda", ha detto.

STOP VOLI - Il Regno Unito ha bloccato l'ingresso ai viaggiatori provenienti dal Sud America a causa del timore che si diffonda la variante brasiliana del coronavirus, che si aggiunge a quelle inglese e sudafricana. Il divieto, sottolinea il sito del 'Guardian', è entrato in vigore alle 5 del mattino e si estende anche a Panama, al Portogallo e a Capo Verde a causa degli stretti legami che hanno con il Brasile, che è il secondo Paese più colpito al mondo dalla pandemia dopo gli Stati Uniti, con oltre 205mila morti. Sono esentati dal provvedimento i cittadini britannici e irlandesi residenti nel Regno Unito, sebbene debbano rispettare l'obbligo di quarantena di 10 giorni al loro ritorno.
Il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, ha definito il divieto una misura "precauzionale" per garantire che la campagna di vaccinazione in corso nel Regno Unito non subisca intoppi a causa delle nuove varianti del virus. "Non vogliamo inciampare in questa fase avanzata. Al momento non abbiamo casi, ma questo è un approccio precauzionale", ha detto alla 'Bbc'.

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