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Crisi governo Italia, Conte alla Camera: le news

18 gennaio 2021 | 09.26
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Il presidente del Consiglio oggi in Aula. Le news del 18 gennaio

Crisi governo Italia, Conte alla Camera: le news

Le ultime notizie sulla crisi di governo, l'intervento del premier Giuseppe Conte alla Camera tra responsabili e costruttori, la posizione di Matteo Renzi e Italia Viva, Pd e M5S. La fiducia in serata a Montecitorio.

21.29 - La deputata di Forza Italia, Renata Polverini, ha votato la fiducia al governo Conte e lascia Fi. "Lascio Forza Italia, per forza. Non ho votato sì a un provvedimento, ho votato sì alla fiducia" al governo Conte, ha detto Polverini, lasciando l'Aula della Camera dopo il voto che ha visto incassare all'esecutivo 321 sì. "Ho votato la fiducia, come ho sempre fatto nella mia vita mi sono assunta una responsabilità - ha affermato - Non condivido la crisi ora, con la pandemia, le persone in difficoltà, i licenziamenti. Non possiamo continuare a dire che tutto non va bene, io mi assumo le mie responsabilità. Punto".

20.53 - Con 321 sì, 259 no e 27 astenuti, il governo ha ottenuto dalla Camera la fiducia posta sulla risoluzione della maggioranza presentata sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

20.24 - "Abbiamo perso tutto: la libertà, la scuola, il lavoro, abbiamo chiuso i cinema, i teatri, i ristoranti, i musei. Non è una crisi al buio, è una crisi in piena luce". Lo ha detto Vittorio Sgarbi, intervenendo in Aula alla Camera. "Lei ha perso la protezione del suo padrino che lo ha sfiduciato: Zingaretti non la voleva. Lei non è indispensabile, non è stato eletto, dunque sia onesto e responsabile: si dimetta e vada in Cina". La situazione attuale "ha qualcosa di drammatico e di ridicolo". Vittorio Sgarbi in aula alla Camera dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte ricorda che "chi ha voluto questo governo, Renzi, non lo vuole più" mentre "chi non lo voleva, Zingaretti, adesso lo vuole". "Non è un paradosso? Lei rimane e l'Italia se ne va".

19.20 - "Abbiamo bisogno di un governo ambizioso che sappia sciogliere i nodi e le difficoltà incontrate fino a qui, per questo chiediamo un nuovo patto di legislatura che sappia indicare le priorità". Così il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, durante le dichiarazioni di voto nell'Aula di Montecitorio. "E' il tempo di affrontare questo patto di legislatura: lei ha detto che lo faremo presto, noi abbiamo fiducia che sarà così perché il Paese non può aspettare".

19. 05 - "Abbiamo deciso nella riunione del gruppo la linea dell'astensione, anche con il sacrificio di qualcuno di noi che sarebbe stato per una linea più netta". Lo dice Maria Elena Boschi al Tg4. La capogruppo di Iv alla Camera rivendica la rottura, che dimostra "che alzare il prezzo per avere qualche posto in più non era l'obiettivo di Iv: abbiamo rinunciato ai nostri posti ma non alle nostre idee". Quanto al premier Giuseppe Conte "non mettiamo preclusioni, non chiudiamo al dialogo, ma si deve ripartire dalle proposte e della idee", mentre invece in aula alla Camera "Conte sembrava più interessato a ottenere voti da altre parti".

18.50 - "Avvocato Conte, stamattina mi sono vergognata per lei, non solo per quell'aiutateci che tradiva la sua disperazione, ma per il mercimonio che ha inscenato in quest'Aula, nel tentativo di dare una profondità a quella supplica". Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, nel suo intervento alla Camera in dichiarazione di voto. "L'Italia non può permettersi un governo più debole di quello che ha già" aggiunge. "L'Italia ha bisogno di qualcuno che abbia la capacità di indicare la rotta. Il mare è in tempesta, qualche volta dovremo stare sotto coperta. Ma quei sacrifici alla fine ci porteranno in un porto sicuro e tornerà il sole. Questo non lo può fare lei, se avesse a cuore il destino di questa nazione si sarebbe già fatto da parte, perché adesso è un altro tempo: adesso è il tempo dei patrioti, della libertà, dell'orgoglio".

18.40 - "Io penso che la strada è strettissima, molto più stretta di quanto ci si immagini" anche perché "non possiamo in prospettiva accettare di tutto". Lo dice Nicola Zingaretti all'assemblea del gruppo Pd al Senato. "Abbiamo indicato una strada possibile. Io continuo a credere che la chiusura della legislatura sarebbe un fatto sbagliato e drammatico per il Paese, un elemento avventuristico. Il presidente della Repubblica farà le sue valutazioni, ma dobbiamo sapere che il passaggio di queste ore è molto serio e delicato", aggiunge Zingaretti, per il quale occorre "costruire tutte le condizioni perché la legislatura arrivi al termine" con "una maggioranza e un programma condiviso" e "questo passa da quello che accadrà tra poco alla Camera e domani sera al Senato e dopo, visti i risultati, su come riusciremo a fare un passo ulteriore insieme e ne discuteremo quando ci arriveremo".

18.23 - "La nostra è stata una rottura responsabile". Così Ettore Rosato, presidente di Iv, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Conte. "Voi siete qui senza avere l'assillo di trovare la maggioranza relativa, perché noi vi abbiamo garantito la nostra astensione. E lo confermo, così come confermo che voteremo lo scostamento di bilancio. Voteremo il decreto ristori e il decreto Covid", ha aggiunto il vicepresidente della Camera.

18.15 - "La segreteria nazionale Udc, che si è riunita nel pomeriggio, alla quale erano presenti tra gli altri il segretario nazionale Lorenzo Cesa e i Senatori Binetti, De Poli, Saccone, ha ribadito la linea del partito: l’Udc sta nel centrodestra e, all’unanimità in Senato, voterà no alla fiducia del Governo”: è quanto si legge in una nota diffusa dall’Ufficio stampa nazionale del partito di via in Lucina.

18.01 - "Abbiamo bisogno di affrontare tutte quelle diseguaglianze vecchie e nuove, create dalla pandemia. Oggi abbiamo una società che rischia di uscire da questa pandemia con forti diseguaglianze di genere, territoriali e generazionali". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula alla Camera.

17.47 - Sul terremoto del centro Italia "c'è stata una svolta. Nel 2020 la ricostruzione ha avuto una forte accelerazione. Le domande presentate e approvate sono aumentate del 60% rispetto al 2019. I contributi già approvati sono pari a 1,5 miliardi, 4mila famiglie hanno potuto far rientro a casa. Abbiamo 3.250 cantieri aperti". Lo rivendica, nella replica in Aula alla Camera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

17.27 - "Guardiamo con grande speranza alla presidenza Biden. Abbiamo già avuto una lunga e calorosa telefonata, siamo rimasti che ci aggiorneremo presto in vista del G20". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella replica alla Camera. "L'agenda della nuova Amministrazione è la nostra - dice Conte registrando l'applauso dell'Aula - Condividiamo assolutamente l'approccio multilaterale, perché quello bilaterale non ha risolto e non può risolvere iproblemi". Il presidente del Consiglio ha assicurato che c'è "grande consonanza sui cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile" e nel G20 come nel Cop 26, in programma quest'anno, "ci gioveremo di questa grande sintonia". Dopo l'assalto a Capitol Hill, ha detto ancora Conte, "siamo consapevoli che le nostre democrazie vanno difese coi fatti e con le parole".

17.14 - "Il mio è un appello molto chiaro e nitido: c'è un progetto politico ben preciso e articolato che mira a rendere il Paese più moderno e a completare tante riforme e interventi già messi in cantiere". Così il premier Giuseppe Conte, durante la replica in corso nell'Aula di Montecitorio. "Non bisogna avere timori o timidezze quando si ragiona con uno sguardo chiaro e prospettiva certe. Ho invocato anche la coscienza dei singoli parlamentari nel mio intervento, chi si riconosce in questo progetto può dare un contributo di idee". In questo snodo, dice ancora Conte, "dalle scelte di ciascuno dipende il futuro del paese, un futuro che siamo chiamati a costruire insieme e alla lue del sole. Il mio è un appello trasparente e chiaro, che propongo nella sede più istituzionale e rappresentativa -il Parlamento- per costruire insieme il futuro".

17.02 - Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti è appena arrivato al Senato per partecipare all'assemblea del gruppo a palazzo Madama. Il leader dem non ha rilasciato dichiarazioni entrando nell'aula della commissione difesa.

16.50 - "Se oggi ne uscirà bene, sarà di buon auspicio anche per il voto di domani". I più stretti collaboratori del premier Giuseppe Conte attendono il voto di Montecitorio, sperando che domani, in quello ben più complesso del Senato, il presidente del Consiglio la spunti al meglio, magari con un numero di voti che renda addirittura ininfluenti le 18 astensioni di Iv. Per ora, stando a chi in questi minuti fa di conto, il pallottoliere della Camera dei deputati segna quota 319, 4 voti sopra la maggioranza assoluta che è di 315 deputati. Il 'plenum' dell'Assemblea è infatti di 629 deputati e non 630, poiché l'ex ministro Pier Carlo Padoan, lo scorso novembre, ha lasciato il seggio.

16.45 - Con Renzi "ricucire lo strappo credo sia difficile se non impossibile. Non per ripicca. Ci troviamo di fronte a una ripresa di una strategia fermata dalla pandemia, ma Italia viva era decisa a dare una natura tattica e transitoria a questa alleanza. Appena si è aperta una finestra c'è stata una iniziativa politica. Siamo sempre lì". Lo ha detto Andrea Orlando a speciale Tg1.

16.39 - A quanto apprende l'Adnkronos, appena uscito dall’aula di Montecitorio, e prima di entrare nella sala del governo alla Camera, il premier Giuseppe Conte si informa sulla ‘conta’ che va avanti in queste ore al Senato, in vista del voto di domani. Avvicinandosi al suo segretario particolare, Andrea Benvenuti, domanda "a quanto siamo?", il suo collaboratore risponde: "155-156".

16.30 - ''Le notizie riportate su alcuni quotidiani, circa il presunto coinvolgimento di Generali della Guardia di Finanza in attività volte ad ampliare la maggioranza di governo sono prive di ogni fondamento''. Così in una nota la Guardia di Finanza. ''Al riguardo, il Comandante Generale, Gen.C.A. Giuseppe Zafarana, ha informato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Roberto Gualtieri che nessun Generale in servizio nel Corpo ha posto in essere attività di tal genere.Il Ministro Gualtieri ha ringraziato il Generale Zafarana, ribadendo la fiducia nell’operato della Guardia di Finanza''.

16.28 - "Non si governa con due voti di margine, bisogna lavorare perché questa alleanza politica si basi su numeri solidi, ma questo è un lavoro che comincia una volta respinto il tentativo di far cadere i governo". Lo ha detto Andrea Orlando a speciale Tg1.

16.00 - E' stata una riunione breve quella del gruppo Iv alla Camera. Confermata l'astensione sul voto di fiducia sull'intervento del premier Giuseppe Conte. "Astensione. Compattamente anche se qualcuno voleva votare contro oggi". Durante l'assemblea del gruppo infatti, si riferisce, ci sarebbero stati alcuni deputati che avrebbero criticato la durezza con cui il premier Giuseppe Conte avrebbe chiuso oggi ad Iv. "Non cadiamo nelle provocazioni", sarebbe stata la valutazione generale e quindi la decisione di confermare l'astensione.

15.31 - ''L'Italia avrebbe bisogno di in governo stabile. Sono loro che stanno al governo. Per avere un governo stabile ci vuole un progetto comune, non basta avere qualche voto sottobanco... Impossibile poterlo sostenere, altra cosa è votare scostamento bilancio e decreto ristori e impegnarsi per un buon progetto di Recovery. Lo ha detto Antonio Tajani, numero due di Fi, parlando davanti a Montecitorio.

15.14 - "Ancora non ho deciso se votare la fiducia o meno". Lo dice il deputato M5S Andrea Colletti, conversando con l'Adnkronos alla Camera. Per il parlamentare abruzzese, iscritto a parlare a titolo personale in dichiarazione di voto, "è stato da completi irresponsabili aprire la crisi in questo momento ma ampia parte del governo attuale non si è dimostrata all'altezza". Quando gli viene chiesto quali sono, secondo lui, i ministri da sostituire, Colletti replica: "Per ora posso dire che i migliori si sono rivelati Conte e Di Maio".

14.38 - ''Salvini dice che Conte vive su Marte? Non è così, io penso che Conte abbia avuto una sufficiente batosta da essere tornato velocemente sulla terra...". Lo ha detto la senatrice dell'Udc, Paola Binetti, ospite di 'Un giorno da pecora'. ''Io sono pienamente d'accordo con il cardinale Bassetti, presidente della Cei: ha detto sul voto quello che ogni italiano medio pensa. Domani Conte non avrà la maggioranza assoluta al Senato", è il pronostico dell'esponente centrista. Se non ha la maggioranza assoluta che succede?, hanno chiesto i conduttori. ''Metta in fila le cose -ha risposto. La prima è questa: Mattarella ha detto che anche con un solo voto in più Conte è legittimato. Con un solo voto in più ce la fa. Ma è anche vero che Mattarella ha detto che c'è bisogno di una forza politica coerente ed è quella che Conte appunto deve costruire''. Questa forza non è l'Udc?, insistono i conduttori. ''Potrebbe essere anche il soggetto composto che occupa l'area del centro'', ha spiegato Binetti.

14.33 - "Le abbiamo chiesto un governo migliore, lei si è messo subito a lavorare per un governo peggiore, per un'altra maggioranza. Ma è un governo peggiore con un'altra maggioranza perché sarà più povero aritmeticamente e politicamente, mancherà il motorino riformista che siamo stati noi". Lo ha detto Ivan Scalfarotto intervenendo in aula alla Camera dopo le comunicazioni del premier Conte. "Se c'è da creare un governo migliore noi non abbiamo pregiudiziali sui nomi, figurarsi se mettiamo il veto su di lei. Ma chiediamo di muoversi, darci risposte -ha spiegato l'ex sottosegretario di Iv-. Se questo c'è, se c'è una visione noi ci siamo. Se il progetto è lasciare le proprie idee per mantenere il proprio incarico noi non ci saremo, se c'è un governo vero Italia viva non mancherà".

14.20 - "Un gigante che rende i nani ancora più piccoli e insignificanti. L'Italia ha bisogno di autorevolezza, e deve continuare con Giuseppe Conte e il suo governo. Non ci sono alternative per il bene dell'Italia. #AvantiConConte". Lo scrive su Twitter l'europarlamentare 5 Stelle Dino Giarrusso.

14.19 - "Giuseppe Conte ha perso una parte della sua maggioranza, non può sostituirli con dei voltagabbana, avremmo un governo peggiore di quello attuale". Lo ha detto l'ex premier Lamberto Dini, ai microfoni di Un giorno da Pecora su Rai Radio 1. Secondo Dini, "Conte vuole rimanere per soddisfare la sua vanità, se avesse un po' di dignità, se i voti al Senato fossero meno di 155 dovrebbe presentare le sue dimissioni al Colle".

14.15 - "Presidente Conte, lei se ne andrà quando la montagna di guano che è stata accumulata sotto il tappeto sarà così enorme da non poter essere più nascosta. Ve ne andrete come chi lascia la casa dopo averla occupata: dopo aver distrutto e rubato tutto, dopo aver defecato al centro della stanza". Lo ha detto Claudio Borghi, della Lega, intervenendo in aula alla Camera dopo l'intervento del premier.

14.03 - La situazione attuale "ha qualcosa di drammatico e di ridicolo". Vittorio Sgarbi in aula alla Camera dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte ricorda che "chi ha voluto questo governo, Renzi, non lo vuole più" mentre "chi non lo voleva, Zingaretti, adesso lo vuole". "Non è un paradosso? Lei rimane e l'Italia se ne va", conclude.

14.02 - "Bene Conte. L’appello ad andare avanti per cambiare. Patto di legislatura, apertura al coinvolgimento del Paese, priorità allo sviluppo per creare lavoro, alla difesa della salute, al rafforzamento del protagonismo europeo a cominciare da Next Generation Eu. Non fermiamoci ora. Dobbiamo ricostruire la fiducia. L’Italia ha diritto alla speranza , c’è una prospettiva da perseguire per il futuro”. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

13.35 - ''Oggi ha fatto un intervento quasi autoassolutorio, ma lei ha le sue responsabilità. Oggi ci dice 'abbiamo fatto, abbiamo fatto...'. Ma gli italiani non si sono resi conto di tutte queste belle cose che ha fatto. Certo, ci sono responsabilità anche da parte di Renzi e del Movimento cinque stelle''. Lo ha detto Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario di Fi alla Camera nel suo intervento in Aula sulle comunicazioni del governo Conte. "Non una parola sul Sud, nel suo intervento non ha detto una parola sul Sud'', ha avvertito l'esponente azzurro. ''Noi faremo il nostro dovere e lei, Presidente Conte, faccia il suo dovere e si dimetta'', ha concluso Occhiuto.

13.25 - "Conte ha detto che deve rimanere al governo per fare le cose che chiedono gli italiani, a partire da una legge elettorale proporzionale. La legge elettorale... Vabbè, è ufficiale, ormai costui vive su Marte". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo l'intervento alla Camera del premier.

13.20 - "Presidente, le diciamo di andare avanti. Su questa strada riteniamo di avere molti compagni di viaggio. A chi ha deciso di seguire un'altra strada, quella dell'irresponsabilità, diciamo semplicemente ciao senza alcuna nostalgia". Così Riccardo Ricciardi, vicecapogruppo del M5S alla Camera, intervenendo dopo le comunicazioni del premier Conte.

13.10 - Al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio, il centrodestra ha sollevato dei cartelli che invitavano Conte e dimettersi. "Conte dimettiti", c'era scritto sulle fotocopie sventolate dai banchi della Lega e Fdi, mentre, dall'altra parte dell'emiciclo, i deputati di Pd, M5s e Leu applaudivano in piedi la conclusione del discorso del premier. L'intervento del premier è andato avanti senza troppi sussulti (infatti il presidente Fico è dovuto intervenire solo un paio di volte per attenuare il vociare che arrivava dai banchi dell'opposizione). Ma quando il premier ha invitato i singoli deputati e i componenti dei gruppi parlamentari a "dare il proprio contributo" per sostenere l'azione dell'esecutivo, dopo il disimpegno di Iv dalla coalizione di governo, dai banchi dell'opposizione si è sollevato il coro 'Mastella Mastella'.

13.05 - "Il governo ha bisogno di massimo consenso possibile e il più ampio consenso in Parlamento. Servono un governo e forze parlamentari volenterose e consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della sua delicatezza, donne e uomini capaci di rifuggire da egoismi inutili e personalismi, disponibili a mantenere una elevata dignità nella politica". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in aula alla Camera. "Sappiate che questo è il momento giusto per contribuire alla prospettiva di governo, declinata in senso europeista e anti-sovranista", ha evidenziato Conte, rivolgendosi a quanti intendono farsi "costruttori".

12.55 - Il centrodestra ha appena depositato la sua risoluzione unitaria, che segue l'intervento di Conte, in Aula, alla Camera. Questo il testo, a firma di Molinari, Gelmini, Lollobrigida, Lupi e Silli. "La Camera, udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica in atto - inizia la risoluzione - considerata la drammaticità della crisi sanitaria, economica e sociale in corso e l’evidente incapacità dell’attuale Esecutivo nell’affrontarla; ritenute le dichiarazioni insufficienti a garantire un Governo stabile e, soprattutto, compatto nelle decisioni che investono la guida del Paese; preso atto delle modalità tutt’altro che politiche-istituzionali con cui l’attuale Esecutivo tenta di risolvere la parlamentarizzazione della crisi di Governo".

Cconsiderato, altresì - scrivono dal centrodestra - che gli eventuali numeri in parlamento porterebbero a maggioranze artificiose, che configurerebbero un esecutivo depotenziato e privo di un sostegno parlamentare adeguato; evidenziato che comunque, qualunque maggioranza a sostegno del Governo esca dalla parlamentarizzazione della crisi, la stessa non rispecchia la volontà popolare; impegna il Governo: a rassegnare le proprie dimissioni".

12.50 - "Italia viva ha confermato di volersi smarcare dal percorso comune nonostante il chiaro e apprezzato contributo sul Recovery plan con una astensione motivata principalmente dal fatto che non contemplava le risorse del Mes, che nulla ha a che vedere con il Recovery plan". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Camera.

12.45 - La crisi "deve risolversi qui, in Parlamento, in piena trasparenza. Confesso di avvertire un certo disagio per questa crisi che si consuma mentre molti cittadini ancora soffrono per la perdita di qualcuno, e per la quale non ravviso alcun plausibile fondamento". Così il premier Giuseppe Conte, in Aula alla Camera. "Le nostre energie - rincara - dovrebbero essere tutte sempre concentrate sulle risposte alla crisi mentre così, agli occhi di chi ci guarda, appaiono dissipate in contrappunti polemici, spesso sterili o del tutto incomprensibili rispetto a chi si confronta con le paure della malattia" e le "difficoltà economiche" legate alla pandemia. "Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà. C'è davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No", e i ministri sono "tutti testimoni del fatto che ogni sforzo è stato per evitare che questa crisi, ormai latente, potesse esplodere". E questo nonostante "continue pretese e richieste sempre più incalzanti concentrati sui temi divisivi delle forse di maggioranza".

12.40 - Quanto accaduto nelle ultime settimane "ha aperto una crisi profonda tra le forze di maggioranza, ma ha soprattutto provocato sgomento nel paese e rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha fatto salire lo spread, ma perché ha attirato l'attenzione dei media internazionali, delle cancellerie straniere. Diciamolo con franchezza, non si può cancellare quello che è accaduto". Così il premier Giuseppe Conte, in Aula alla Camera.

12.33 - "Conte dice che ha fiducia nei parlamentari e negli italiani? Bene, auguri". Taglia corto con l'Adnkronos, Matteo Salvini, lasciando la Camera, commentando così l e parole del premier Conte, pronunciate entrando a Montecitorio per le sue comunicazioni.

12.25 - "Abbiamo seguito il principio di leale collaborazione con cui sarebbe stato possibile attuare strategie di intervento efficace. La pandemia ha rafforzato nelle forze politiche che con lealtà hanno sostenuto il governo la consapevolezza del valore del dialogo per assumere decisioni fondamentali". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso del suo intervento alla Camera. "Abbiamo sempre assunto le decisioni più giuste? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Io posso dire che il governo ha operato un delicato bilanciamento degli interessi costituzionali con il massimo scrupolo, la massima attenzione nella consapevolezza delle conseguenze di immane portata nella vita dei singoli per il futuro della nostra comunità". "Se io oggi posso parlare a voi che siete in quest'Aula e ai cittadini che ci seguono da casa a testa alta non è per l'arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e intellettivi per poter offrire la migliore protezione possibile alla comunità internazionale", ha aggiunto il premier.

12.20 - Il premier Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera per le comunicazioni sulla crisi di governo. Al termine dell'intervento, la discussione generale e poi il voto. "All'inizio di questa esperienza di governo ero consapevole che un governo formato da esperienze diverse poteva nascere solo con una solida vocazione europeista, e mi sono adoperato per la prospettiva di un disegno riformatore. A riguardare i 29 punti programmatici, ravviso che c'era una visione e una forte spinta ideale", ha detto il premier.

12.05 - Il centrodestra ha presentato alla Camera una risoluzione unitaria con il no alle comunicazioni del premier Conte. Lo confermano fonti del centrodestra. A quanto apprende Adnkronos il centrodestra tornerà a riunirsi anche stasera, per fare nuovamente il punto, dopo le comunicazioni del premier Conte alla Camera e il voto parlamentare.

12.00 - Il governo ce la farà coi numeri? “Siamo nelle mani di Dio...”. Alza le braccia al cielo con un sorriso il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, nei corridoi di Montecitorio dove si attende l’arrivo del premier.

11.50 - "Piano piano, trasmissione dopo trasmissione, giorno dopo giorno, la verità inizia a venire fuori. Si capisce che il Recovery Plan ancora non va. Cresce la preoccupazione per una maggioranza raccogliticcia e senza respiro". Lo scrive Matteo Renzi nella sua ultima enews. "Verrà il momento della verità, come è già avvenuto su tante altre questioni dal rapporto con le Regioni a Industria 4.0, dal JobsAct ai diritti civili. Verrà quel momento e sarà bellissimo", dice ancora il leader di Italia Viva.

11.48 - "In merito alle ricostruzione di alcuni retroscena apparsi su alcuni quotidiani, nel pieno rispetto della libertà di stampa, sono da ritenersi fantasiose. Il partito unitariamente ha espresso la sua posizione sabato scorso. Non voterà la fiducia al Conte bis". E' quanto afferma il senatore Udc Antonio Saccone.

11.40 - "Noi vogliamo un soggetto di centro, ma che possa concretizzarsi in un partito politico unico la vedo difficile. Certo, Insieme (il neo-partito di cui è membro del comitato dei garanti Stefano Zamagni - ndr) può essere un'ipotesi importante, ma va articolata e noi siamo sempre stati coerenti ai valori sul campo. Mi auguro si trovi spazio per collaborare e che i cattolici vadano oltre la frammentazione trovando soluzioni da condividere". Lo dice all'Adnkronos la senatrice Udc Paola Binetti commentando l'invito di Monsignor Giancarlo Bregantini ai costruttori a salvare il Governo ricreando un partito di ispirazione cattolico democratica da studiare con i promotori di Insieme. "L'Udc - prosegue - da sempre ha voluto realizzare un progetto di questo genere. E' erede di una tradizione culturale e valoriale forte che si pone al centro. Tuttavia - rileva la senatrice - si è chiusa in se stessa invece di essere inclusiva. E si confronta con un centrodestra che è destra. Mentre dovrebbe guardare ad una coalizione di forze di centrodestra e centrosinistra che guardano al centro e si collocano al centro. In quest'ottica, Insieme può essere una ipotesi per fare cose insieme. Mentre con altri è difficile". E domani? "Voteremo no. Ho dubbi che un Udc che sostituisce Italia Viva al Governo come quarta gamba centrista avrebbe il rispetto degli alleati e di quei valori che ne definiscono l'identità. Potremmo essere la quarta gamba, ma su un programma, così come avviene con il centrodestra".

11.40 - "C'è una crisi in corso", "la situazione non è affatto semplice". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intercettato dal Tg2 nei pressi di Palazzo Chigi.

11.36 - "Si parla nelle sedi opportune, nelle sedi istituzionali. Se ho fiducia nei parlamentari? Ho fiducia nei parlamentari e nel Paese". Così il premier Giuseppe Conte, in una battuta a Fanpage.it, mentre fa il suo ingresso a Palazzo Chigi entrando dall'ingresso posteriore dell'edificio.

11.26 - Ci si poteva risparmiare la crisi di Governo? "Assolutamente sì, e mi spingo a dire che si rende incomprensibile e rischiosa, perché quando sono aperte, le crisi non sono così facili da governare. Ci sono passaggi delicatissimi, ci sono comportamenti e condizioni che non avevi previsto. Questa crisi non è pilotata e certamente in questo momento è drammatica per certi versi". E' il quadro della crisi di Governo in corso tracciato ai microfoni di 'InBlu Radio' dalla sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, secondo cui è una questione non tanto di Mes o di richieste non accolte, quanto di volontà. "Se si vuole rompere si vuole rompere. Io ho timore che non si sia voluta prendere in considerazione un'altra strada", sottolinea.

11.23 - Al via alla Camera il vertice del centrodestra. Tra i primi ad arrivare in mattinata il leader della Lega, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, presidente di FdI. Pochi minuti fa hanno fatto il loro ingresso Ignazio La Russa, Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi e il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. C'è anche Silvio Berlusconi in video collegamento al vertice del centrodestra.

11.13 - "Non partecipo ai lavori del Senato da molti mesi perché, alla mia età, sono un soggetto a rischio e i medici mi avevano caldamente consigliato di evitare. Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata, ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile”. Lo dice al Fatto Quotidiano Liliana Segre, alla vigilia della partenza per Roma per votare “la mia fiducia al governo. Questa crisi politica improvvisa l'ho trovata del tutto incomprensibile. All'inizio pensavo di essere io che, con la mia profonda ingenuità di persona lontana dalle logiche partitiche, non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all'estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati”.

11.01 - Questo pomeriggio a @Montecitorio interverrò per il gruppo di @ItaliaViva in discussione generale, dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio". Lo scrive su Twitter Ivan Scalfarotto, ex sottosegretario agli Esteri e deputato di Iv.

10.26 - Carlo Calenda querela Clemente Mastella. Nuova puntata nella saga che coinvolge il leader di Azione e il sindaco di Benevento. "E' chiaro che ricevo tante telefonate e i contenuti non li riferisco. Ma una cosa è uno che ti parla come se parlasse con Scilipoti o una prostituta e ti dice una cosa inaccettabile...", dice Calenda, ospite di RadioUno, tornando sulla telefonata ricevuta da Mastella.

10.20 - "Astensione" e "gruppi compattati". E' in sintesi, come spiegano fonti di Iv, l'esito della riunione che Matteo Renzi ha convocato ieri sera con i gruppi parlamentari e andata avanti fino a tardi in vista del passaggio parlamentare del governo Conte. Se il gioco si farà duro, "la nostra opposizione sarà determinata", sottolineano da Iv. "Cercheranno di spaccarci, le proveranno tutte, bisogna prepararsi", ha detto tra l'altro il leader di Iv ai parlamentari.

9.53 - Nessun soccorso di Azione al governo? "No", ha risposto telegrafico Carlo Calenda ospite di Radiouno. "Che uomo sarei se votassi la fiducia a un governo rispetto al quale sono sempre stato all'opposizione? Non mi appartiene", ha aggiunto il leader di Azione spiegando: "Io ho un giudizio molto negativo sul modo in cui Renzi sta gestendo la crisi, non si capisce nulla. Da un mese critica il governo, come se non ne facesse parte. Una cosa che non si comprende. Se parli male di Conte e poi dici non ho preclusioni hai una grande confusione. Questo avanti e indietro è inaccettabile".

9.26 - "Se Conte non ha i numeri le strade sono due: o le elezioni oppure se Mattarella ritenesse il centrodestra ha progetti e poche cose da fare velocemente per tirare fuori il paese dalla pandemia". Lo ha detto Matteo Salvini a Rtl 102.5.

9.21 - Conte “intanto dovrebbe fare un colpo di telefono, quello che non ha mai fatto". Lo ha detto Ettore Rosato a 'L’Italia s’è desta', condotto dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. "Quando c’è una crisi la colpa non è mai di uno. In questo caso, il premier, dopo che siamo andati lì a consegnargli un documento, non ci ha mai chiamato -ha spiegato il presidente di Iv-. Se non gli interessa quello che pensiamo e neanche ci risponde, vuol dire che forse neanche l’ha letta. La prima cosa è vedersi e capire se ci sono i margini per andare avanti. Io, per carattere, trovo sempre i margini per fare le cose. Ma penso che il non parlarsi mai non abbia aiutato in questa vicenda”.

9.08 - "Noi non siamo interessati a mettere uno nostro al posto di Conte, senza spiegare al Paese perché avviene il passaggio o le ragioni politiche che giustifichino questo trauma". Lo ha detto Andrea Orlando a Mattino cinque. "Il trauma, la rottura assorbe tutto il resto. Nessuno sarebbe in grado di spiegare un blitz. Si è tolto il governo senza sapere se farne nascere un altro, il rischio è incommensurabile rispetto agli effetti", ha aggiunto il vice segretario del Pd.

8.56 - "Sicuramente non riuscirà il tentativo di far cadere il governo". Lo ha detto Andrea Orlando a Mattino cinque.

8.16 - "La vecchia maggioranza era debole e raccogliticcia, la nuova potrebbe essere perfino peggiore: fondata sui ricatti parlamentari dei mercenari di Conte e fallimentare di fronte alle emergenze nazionali sanitarie ed economiche. La soluzione? Tornare al voto e governare con un centrodestra forte, coeso ed europeo. Perché i veri europeisti siamo noi che difendiamo i diritti dei popoli in un'epoca di spaventosa regressione oligarchica e censura digitale". Lo dice Giorgia Meloni a Libero.

7.51 - "Quello della maggioranza assoluta è un giochino di Renzi per costruire uno specchietto per le allodole", la maggioranza relativa "è una maggioranza. La maggioranza assoluta serve per lo scostamento di bilancio e per pochissimi altri atti. E quando servirà ce l’avremo". Lo dice Luigi Di Maio al Corriere della sera.

7.42 "Come la stragrande maggioranza degli italiani, guardo attonito quanto sta accadendo. La gestione della pandemia che ogni giorno uccide centinaia di italiani, la campagna vaccinale più imponente della storia appena partita, una crisi economica senza precedenti e un piano di ricostruzione da oltre 200 miliardi da organizzare con i fondi del Next Generation Eu: non riesco a pensare a nulla di più improvvido di una crisi di governo al buio. Chiedo a tutti di recuperare lucidità e contatto con la realtà, altrimenti gli italiani non ce lo perdoneranno". Lo ha affermato Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'.

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