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Fotografia: Italia celebra Vaccaro, a Bonefro nasce un museo sui suoi scatti

20 gennaio 2015 | 20.50
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Il celebre fotografo: "Amo l'America, ma il mio legame con l'Italia è fortissimo, spalla a spalla. Ho amato Kennedy e ho fatto conoscere in America Sophia Loren"

Fotografia: Italia celebra Vaccaro, a Bonefro nasce un museo sui suoi scatti

E' conosciuto per le foto scattate in Europa nel 1944 e nel 1945 e per le immagini realizzate in Germania subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Ma il suo nome è legato a scatti che riprendono i grandi del mondo, dal presidente Usa John Fitzgerald Kennedy a Picasso, passando da prime donne come Sophia Loren. E' il fotografo Tony Vaccaro, classe 1922, statunitense di origini molisane, (il padre, Giuseppe Antonio, era di Bonefro, in provincia di Campobasso) che, in questi giorni, l'Italia celebra con un museo. A Bonefro, ospitato nel palazzo Miozzi, la mostra inaugurata lo scorso agosto con suoi scatti diventerà infatti permanente. Per ora saranno presentati 80 scatti, soprattutto di guerra, anche se è prevista una rotazione tra le tante foto del maestro.

"E' anche un grande italiano - ha spiegato il ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini ricevendolo questa sera al Mibact-. A Bonefro è stata realizzata una mostra con i suoi scatti che diventerà un museo permanente arricchito da molte fotografie. Ci sarà anche una scuola di fotografia per tramandare la sua arte. E' un omaggio ad un grande italiano, ma è anche un pezzo di quell'Italia minore che va valorizzata, come il Molise e come in particolare Bonefro".

"Amo l'America, ma il mio legame con l'Italia è fortissimo, spalla a spalla", ha detto Vaccaro. Parlando della sua lunga carriera, l'artista ha sottolineato che il suo orientamento "era quello di fotografare i grandi personaggi come Kennedy". E ricordando proprio il presidente ucciso a Dallas il 22 novembre del 1963, Vaccaro ha aggiunto: "Quando andai a trovarlo per fotografarlo, bussai alla sua porta e fu lui stesso ad aprirmi. Fu davvero incredibile. Io amavo quell'uomo. Purtroppo due mesi lo uccisero". Oltre al presidente Kennedy, Vaccaro ha fotografato anche il grande genio di Picasso. "Ho sempre pensato che era un uomo speciale. Sono contento di averlo ripreso".

Non solo. Tra le tante chicche che rendono la carriera di Vaccaro unica, c'è anche la prima copertina per la rivista 'Life'. Una copertina davvero speciale perché ritraeva una giovane e ancora sconosciuta Sophia Loren. "La rivista - ha detto- mi chiese una copertina di una bella ragazza italiana". In quel periodo, era la metà degli anni Cinquanta, Vaccaro era a Roma.

"Per una settimana o due sono andato a via Veneto alla ricerca di belle donne. Ma non ne trovai. La padrona della casa in cui abitavo, in un attico in piazza Bologna, mi indicò Sophia. Un giorno venne a trovarmi per la fotografia e venni a sapere che la Loren aveva abitato nello stesso appartamento. Insomma dormivo nel letto che lei aveva occupato per due anni. Ho portato la Loren negli Stati Uniti", ha rimarcato. Con le donne, però, Vaccaro non ha "mai giocato, una l'ho sposata...".

Vaccaro, tra i tanti riconoscimenti che hanno costellato la sua vita, ne ricorda uno in particolare. "Il 15 agosto del 1944 ho fotografato una piazza di un villaggio francese, Siaint Briac sur MerSaint-Briac-sur-Mer. Ora quella stessa piazza si chiama, piazza Tony Vaccaro". Non appena tornerà a New York Vaccaro comincerà a scrivere una biografia sulla sua vita.

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