"Sono un ottimista e preferisco parlare di una flessione che ha contribuito a raffinare sia la qualità dei galleristi, sia quella dei collezionisti che adesso sono più esigenti e più attenti". Quanto ad 'Arte Fiera', Poggiali sottolinea che "fa molto bene il punto della situazione, e fino ad adesso le presenze più massicce rispetto allo scorso anno lo testimoniano"
"Io sono un ottimista, non mi piace parlare di crisi, questo è certamente un momento di flessione evidentemente non solo nel mondo dell'arte, ma non c'è stato un calo di entusiasmo. Ciò ha contribuito a raffinare sia la proposta da parte dei galleristi, sia la qualità dei collezionisti che sono più esigenti e più attenti". E' quanto spiega all'Adnkronos il gallerista Lorenzo Poggiali della Galleria Poggiali e Forconi di Firenze, tra i protagonisti di Arte Fiera Bologna.
Secondo il giovane gallerista fiorentino che si occupa di arte contemporanea e nuove proposte, la crisi economica ha dunque 'selezionato' il meglio all'interno del comparto. Con la crisi, aggiunge, "dal mondo dell'arte si stanno togliendo gli improvvisati". Il comparto, ha "bisogno di un po' di certezze, c'è bisogno di sperimentare - prosegue Poggiali - ma con sempre più attenzione".
I collezionisti stanno attenti alle nuove proposte, cercando "artisti innovativi ma che abbiano dimostrato di stare sul palcoscenico, magari anche curriculum brevi ma stabilizzati". Insomma, ancora "si rischia ma con una certa prudenza". Quanto alla kermesse bolognese che tasta il polso al mercato, Poggiali sottolinea che "Arte Fiera fa il punto della situazione, lo fa molto bene, in modo molto professionale e fino ad adesso le presenze più massicce rispetto allo scorso anno lo testimoniano".