Scrittori, forse trovata la tomba di Cervantes

Si avvicina la soluzione del giallo della tomba in cui fu sepolto lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), autore del capolavoro "Don Chisciotte della Mancia". L'indagine scientifica in corso da nove mesi nell'ampio complesso del convento delle Trinitarie scalze a Madrid ha permesso di ritrovare ora i resti in legno di una bara, in pessime condizioni, con all'interno numerose ossa. Ma ciò che ha maggiormente impressionato favorevolmente l'equipe di archeologi e antropologi impegnati nella ricerca è la scoperta su un asse di legno dello stesso feretro della scritta "M.C.", forse le iniziali dello scrittore, realizzata con chiodi in ferro.

La bara è stata individuata e portata alla luce nella nicchia numero 1 all'interno di una cripta aperta per la prima volta nell'aprile scorso e che nei mesi successivi è stata ampiamente indagata, con il ritrovamento di 33 sepolture. Dopo la riesumazione, le ossa rinvenute nella bara in legno che reca la sorprendente sigla "M.C." saranno studiate dal punto di vista scientifico, con esami antropologici, chimici e biologici.

In mancanza di tracce del Dna, per identificare con certezza se si tratta davvero dei resti della salma di Cervantes i ricercatori ricorreranno ad una serie di indizi antropofisici noti del corpo dello scrittore, come riferiscono le cronache, che aveva un naso aquilino, la gobba, una ferita alla mano sinistra e una bocca quasi senza denti.