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Fotografia: Milano, la guerra di Robert Capa allo Spazio Oberdan

27 gennaio 2015 | 18.07
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Allo Spazio Oberdan in mostra 78 immagini in bianco e nero scattate dal fotografo ungherese fra il 1943 e il 1944 per raccontare lo sbarco degli Alleati in Italia

Benvenuto alle truppe americane a Monreale, foto scattata da Robert Capa il 23 luglio 1943
Benvenuto alle truppe americane a Monreale, foto scattata da Robert Capa il 23 luglio 1943

Arriva allo Spazio Oberdan di Milano la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa (1913- 1954). L'allestimento, dal titolo "Robert Capa in Italia" presenta 78 immagini in bianco e nero scattate appunto nel biennio 1943 – 44. Le immagini, in esposizione dal 30 gennaio raccontano lo sbarco degli Alleati in Italia, con occhio attento alla gente comune, militari e civili, colti in atteggiamenti naturali e drammatici: l’obiettivo di Capa cattura la paura, l’attesa, l’attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.

Capa, considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo e da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, documentando i fatti ma anche il dolore. Il suo occhio fotografico si è accostato alla scena con l'ansia di carpirne tutto il significato: "Se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino”, ha detto più volte.

In oltre vent’anni di attività Capa ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina. Seguendo proprio quest'ultimo conflitto Capa trovò la morte: al seguito di una squadra di truppe francesi incaricata di evacuare e distruggere due fortini a sud est di Hanoi, sulla via del ritorno dalla missione salì su un terrapieno per fotografare una colonna in avanzamento e posò il piede sulla mina che lo uccise.

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