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Egitto: Roccati, le piramidi sopravviveranno alla peggiore barbarie umana

03 marzo 2015 | 16.57
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Alessandro Roccati commenta la fatwa del 2012 rilanciata in questi giorni dagli integralisti islamici che incita alla distruzione dei monumenti dell'antico Egitto: "Il punto è salvare la civiltà, e il modo di fare dell'Is non è che l'interpretazione di tempi oscuri che purtroppo stiamo ancora vivendo"

Egitto: Roccati, le piramidi sopravviveranno alla peggiore barbarie umana

"Le piramidi sono sopravvissute a tanti tentativi di distruzioni. Credo che, ancora una volta, siano in grado di sfidare anche la peggiore barbarie umana". A parlare così è l'egittologo Alessandro Roccati commentando, con l'Adnkronos, il nuovo allarme generato dal contenuto della fatwa pubblicata nel dicembre 2012 dal portale Islam Web e rilanciato in questi giorni in base alla quale "Piramidi e Sfinge sono idoli" e quindi "vanno distrutte". Una minaccia inquietante che arriva dopo la distruzione da parte degli integralisti del'Is dei reperti custoditi nel museo di Mosul in Iraq.

"Certamente quello che si ripete oggi - continua Roccati - è l'ennesima minaccia di aggressione contro il nostro patrimonio culturale. Patrimonio che, senza gli attacchi che ha subito nel tempo, ovviamente sarebbe arrivato a noi in condizioni ben diverse. L'atteggiamento illuminato dell'uomo di oggi è quello di conservare la memoria del passato e di darne una sua interpretazione. Purtroppo la barbarie si scaglia proprio contro questo atteggiamento", evidenzia l'egittologo.

Il punto, per Roccati, "non è quello di salvare dei monumenti quanto quello di salvare la civiltà. In questo caso il modo di fare dell'Is non è che l'interpretazione di tempi oscuri che purtroppo stiamo ancora vivendo. La nostra speranza è che le piramidi, che hanno più di quattromila anni, ce la facciano ancora a tenere duro di fronte all'atteggiamento bestiale di una fetta di umanità", conclude l'egittologo.

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