cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 00:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Mostre: 'maternità' a Palazzo Reale, tra tradizione ed emancipazione

30 marzo 2015 | 16.29
LETTURA: 5 minuti

La 'maternità' tra tradizione ed emancipazione. In 127 opere che verranno esposte a Palazzo Reale a Milano in seno alla mostra che verrà inaugurata il prossimo 25 agosto 'La Grande Madre', promossa dal Comune e ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi con il sostegno di Bnl - Bnp Paribas. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti e attesi del calendario dedicato a Expo 2015. (Fotogallery)

Alice Neel'Nancy and the twins', 1971
Alice Neel'Nancy and the twins', 1971

La 'maternità' tra tradizione ed emancipazione. In 127 (per ora) opere che verranno esposte a Palazzo Reale a Milano in seno alla mostra che verrà inaugurata il prossimo 25 agosto 'La Grande Madre', promossa dal Comune e ideata e prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi con il sostegno di Bnl - Bnp Paribas. Si tratta di uno degli appuntamenti più importanti e attesi del calendario dedicato a Expo 2015. Su una superficie di 2000 metri quadrati si indaga il ruolo femminile nel suo essere madre e donna. Curatore della mostra Massimiliano Gioni. "Una mostra prestigiosa" ha commentato l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo del Corno, spiegando che offrirà "la possibilità di compiere un viaggio straordinario nella storia dell'arte e della cultura italiana e internazionale, ma sarà anche un'occasione speciale di approfondimento della figura della madre, che più di tutte le altre incarna l'idea della nutrizione, tema centrale di Expo". (Fotogallery)

Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione che porta il nome del padre prematuramente scomparso, ha voluto sottolineare che la Fondazione "pur essendo una realtà privata, vuole coltivare lo stretto legame con la città, avviato molti anni fa da mio padre Nicola, a cui la Fondazione è dedicata, nonché la sua vocazione di istituzione pubblica, ribadendo il suo ruolo pedagogico attraverso l'elimnazione delle barriere culturali che dividono e tengono lontano il pubblico sia dall'arte sia dai luoghi che la accolgono".

Attraverso le opere di centoventisette artiste e artisti internazionali e con un allestimento che si estenderà su una superficie di circa 2.000 metri quadrati al piano nobile di Palazzo Reale, 'La Grande Madre' analizzerà l'iconografia e la rappresentazione della maternità nell'arte del Novecento, dalle avanguardie fino ai nostri giorni. Dalle veneri paleolitiche alle 'cattive ragazze' de l post-femminismo, passando per la tradizione millenaria della pittura religiosa con le sue innumerevoli scene di maternità, la storia dell’arte e della cultura hanno spesso posto al proprio centro la figura della madre, a volte assunta a simbolo della creatività e meta fora della definizione stessa di arte.

'La Grande Madre' sarà una mostra sul potere della donna: non solo sul potere generativo e creativo della madre, ma soprattutto sul potere negato alle donne e sul potere conquistato dalle donne nel corso del Novecento. Partendo dalla rappresentazione della maternità, l’esposizione si amplia per passare in rassegna un secolo di scontri e lotte tra emancipazione e tradizione, raccontando le trasformazioni della sessualità, dei generi e della percezione del corpo e dei suoi desideri. La mostra si aprirà con una presentazione dell’archivio di Olga Fröbe-Kapteyn, che dagli anni Trenta ha raccolto per tutta la vita migliaia di immagini di idoli femminili madri, matrone, veneri e divinità preistoriche confluite in una vasta collezione iconografica alla quale hanno attinto Carl Gustav Jung, Erich Neumann e molti altri psicologi e antropologi impegnati nelle ricerche sull'archetipo della grande madre e sulle culture matriarcali della preistoria. Le prime sale della mostra alterneranno queste visioni allucinate all'immagine didascalica della maternità divulgata a fine Ottocento attraverso le fotografie di Gertrude Käsebier e i film della prima regista cinematografica donna Alice Guy- Blaché. Un'importante sezione della mostra sarà incentrata sulla partecipazione delle donne alle avanguardie storiche e, in particolare, ai movimenti futurista, dadaista e surrealista .La seconda parte della mostra avrà come epicentro ideale una selezione di opere di Louise Bourgeois. Molte artiste che emergono negli anni Sessanta e Set tanta – tra cui Magdalena Abakanowicz, Ida Applebroog, Lynda Bengli , Judy Chicago, Eva Hesse, Dorothy Iannone, Yayoi Kusama, Anna Maria Maiolino, Ana Mendieta, Marisa Merz, Annette Messager e altre – creano un nuovo vocabolario di forme. La mostra sarà arricchita da altre presenze importanti, con installazioni di Jeff Koons , Thomas Schütte, Nari Ward e opere di rilievo di Thomas Bayrle, Constantin Brancusi, Maurizio Cattelan, Lucio Fontana, Kara Walker.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza