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Arte: Emanuele, con 'Barocco a Roma' torna un'epoca grandiosa della città

31 marzo 2015 | 15.50
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"Questa mostra è la più completa che mai si potesse realizzare. Ha avuto una forte attenzione da parte dei più grandi musei del mondo che hanno offerto dei prestiti significativi che vengono dalla Spagna, dalla Francia, dall'Inghilterra e dalla lontana Russia", ha spiegato il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Emanuele

'Bozzetto per Beata Ludovica Albertoni' di  Bernini
'Bozzetto per Beata Ludovica Albertoni' di Bernini

"Il progetto culturale che la mostra persegue è la visualizzazione di un'epoca grandiosa con cui Roma ancora una volta ha dimostrato nel passato di essere la capitale della cultura e dell'arte. Roma comincia questo percorso quando i Papi, tornati dall'esilio di Avignone, intuirono che l'arte era lo strumento con cui dare visibilità alla propria capitale". Così il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Emanuele, ha presentato oggi la mostra promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte -Musei 'Barocco a Roma. Le meraviglie delle arti', al via da domani al 26 luglio nello spazio espositivo di Palazzo Cipolla.

Emanuele ha inoltre aggiunto che "noi, come Fondazione Roma, siamo sempre vicini a questa visione della grandiosità della Chiesa sia nel campo sociale sia nel campo dell'arte. Credo che questa mostra - ha sottolineato ancora Emanuele- sia la più completa che mai si potesse realizzare. Ha avuto un'attenzione entusiastica dalle personalità più significative del mondo della cultura e ha avuto una forte attenzione da parte dei più grandi musei del mondo che hanno offerto dei prestiti significativi che vengono dalla Spagna, dalla Francia, dall'Inghilterra e dalla lontana Russia".

Il filo conduttore dell'esposizione è rappresentato da un percorso visivo, ispirato alle architetture borrominiane, composto da quasi 200 opere d'arte, tra dipinti, sculture, disegni medaglie, mobili, arredi e oggetti. Un itinerario che ripercorre l'epoca storica segnata dai pontificati di Urbano VIII Barberini, Innocenzo X Pamphilj e Alessandro VII Chigi, l'ultimo grande pontefice-mecenate. Ad arricchire il percorso espositivo, ci saranno numerose opere di pregio come il disegno riferibile a Ciro Ferri tratto dagli affreschi di Pietro da Cortona per palazzo Pamphilj a piazza Navona e il 'Contro- progetto' del colonnato di piazza San Pietro di Gian Lorenzo Bernini.

Senza dimenticare, tra l'altro, grandi opere come 'Il Trionfo di Bacco' di Pietro da Cortona (dai Musei Capitolini) e 'Atalanta e Ippomene' di Guido Reni (proveniente dal Museo di Capodimonte). Non basta. L'esposizione presenta una ricca dotazione proveniente da musei esteri. E' il caso, ad esempio, dei bozzetti del Bernini per le statue di ponte Sant'Angelo e per l''Estasi di Santa Teresa' (provenienti dal museo statale Ermitage di San Pietroburgo) e dell'arazzo 'Mosè bambino calpesta la corona del faraone' su cartone di Nicolas Poussin e Charles Le Brun (proveniente dal Mobilier National di Parigi).

La mostra, ha evidenziato il curatore, Marco Bussagli, "è il frutto di una straordinaria avventura di ricerca durata tre anni. Il barocco è nato sulla base di una straordinaria alchimia temporale tra la famiglia Borghese e Bernini. Da qui nasce una corrente artistica stupenda che abbiamo cercato di documentare non soltanto con la pittura ma anche con la scultura, l'architettura e l'urbanistica".

La mostra, articolata in quattro sezioni, offrirà ai visitatori la possibilità di seguire un percorso tra i siti barocchi della città che sarà animato da diversi eventi correlati, come ad esempio la Girandola di Castel Sant'Angelo, organizzata per la festa di dei Santi Pietro e Paolo: un evento immaginato da Michelangelo, caratterizzato da una vera e propria festa di fuochi pirotecnici. "La caratteristica principale della mostra - ha rimarcato l'assessore alla Cultura e al Turismo di Roma, Giovanna Marinelli - è che si tratta di un evento diffuso in tutta la città, capace di coinvolgerne diversi luoghi". Un'iniziativa, quella della Fondazione Roma, che si inserisce in un vasto progetto alla riscoperta della città. "La mostra di oggi - ha infatti ricordato Daniela Porro, soprintendente per il Polo Museale di Roma - è la 45esima esposizione realizzata dalla Fondazione Roma da quando, nel 1999, ha cominciato ad organizzare importanti mostre".

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