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Premi: domani i 12 prefinalisti dello Strega e con nuove regole big a rischio

15 aprile 2015 | 16.48
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Il Comitato direttivo dello Strega sceglie domani tra le 26 proposte degli Amici della domenica i 12 libri che si disputeranno la sessantanovesima edizione del premio. Il nuovo regolamento tutela i piccoli editori ed entrerà in gioco nel passaggio successivo, per la riduzione della dozzina a cinquina. Fra le incognite di fronte ai grandi editori la 'misteriosa' Elena Ferrante e il giovane maestro del fumetto Zerocalcare

Il Ninfeo di Villa Giulia in occasione di una delle passate edizioni del Premio Strega (Foto Infophoto)
Il Ninfeo di Villa Giulia in occasione di una delle passate edizioni del Premio Strega (Foto Infophoto)

Big a rischio al premio Strega, per un concorso di circostanze che vanno dal nuovo regolamento, con il quale sarà più facile agli 'Amici della domenica' (il corpo elettorale del premio) sottrarsi alle sirene dei grandi gruppi editoriali, alla presenza, per ora, di due autori in particolare che potrebbero scompigliare le carte : la 'misteriosa' Elena Ferrante con 'Storia della bambina perduta' (e/o), e il fumettista Zerocalcare (pseudonimo di Michele Rech) con la graphic novel 'Dimentica il mio nome' (Bao Publishing).

Domani intanto si riunirà il Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto da Tullio De Mauro, per selezionare tra le 26 proposte degli Amici della domenica i 12 libri che si disputeranno la sessantanovesima edizione.

In altre parole saranno più che dimezzati gli aspiranti al riconoscimento promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega. Un passaggio 'pericoloso' ma non quanto il successivo, la riduzione della dozzina a cinquina, che si terrà a Casa Bellonci il 10 giugno, cui seguirà la scelta del vincitore, il 2 luglio a Roma, nel Ninfeo di Villa Giulia.

Meccanismo di voto a tutela dei piccoli editori, almeno uno sarà sicuramente in finale

A Casa Bellonci gli Amici della Domenica e i sessanta lettori forti che cambiano ogni anno, applicheranno il nuovo meccanismo di voto, esplicitamente concepito, recitava l'annuncio dell'innovazione, a "salvaguardia dei piccoli e medi editori", per dare "spazio agli autori stranieri che scrivono in italiano e alle diverse forme di narrazione".

In questo spirito, nella scelta della cinquina dei finalisti si dovranno esprimere preferenze per tre dei dodici libri in gara e non più per uno solo. Grazie all’introduzione di questa regola, aumenterà il numero di voti necessario per accedere alla finale e tutti potranno votare sia con la mente sia con il cuore.

C'è poi una 'clausola di salvaguardia' per favorire la presenza in cinquina dei piccoli e medi editori: se fra i cinque titoli scelti non ve ne sarà almeno uno pubblicato da un editore medio-piccolo, si procederà all’inclusione automatica del libro di questa categoria, in caso di ex aequo dei libri, che avrà ottenuto il maggior numero di voti, determinando così una finale a sei o più candidati.

Il terzo cambiamento ha già dato i suoi effetti con l'approdo alla seconda selezione della graphic novel di Zerocalcare, ovvero l’apertura agli autori non italiani che scrivono nella nostra lingua e alle forme di narrativa non in prosa. In precedenza il regolamento ammetteva solo libri "di narrativa in prosa di autore italiano", salvo occasionali eccezioni come quella del graphic novel di Gipi lo scorso anno o la partecipazione dell’autore albanese Ron Kubati nel 2008.

I 26 titoli ad oggi in gara, che per oltre la metà non supereranno il vaglio di domani, sono: 'Stalin + Bianca' (Tunué) di Iacopo Barison, 'Non sono un assassino' (Newton Compton) di Francesco Caringella, 'Il paese dei coppoloni' (Feltrinelli) di Vinicio Capossela, 'Il dolore del mare' (Nutrimenti) di Alberto Cavanna, 'La sposa' (Bompiani) di Mauro Covacich, 'I Nuovi Venuti' (Clichy) di Giorgio Dell’Arti, 'Storia della bambina perduta' (e/o) di Elena Ferrante, 'Final cut' (Fandango) di Vins Gallico, 'Chi manda le onde' (Mondadori) di Fabio Genovesi, '24:00:00' (Il Foglio) di Federico Guerri, 'La ferocia' (Einaudi) di Nicola Lagioia, 'La meteora di luglio' (Biblioteca dei Leoni) di Adriano Lo Monaco, 'Monte Sardo' (Rubbettino) di Dante Maffia.

E, ancora, 'Il genio dell’abbandono' (Neri Pozza) di Wanda Marasco, 'Don Riccardo' (Mursia) di Loredana Micati, 'Se mi cerchi non ci sono' (Manni) di Marina Mizzau, 'Gli amici che non ho' (Codice) di Sebastiano Mondadori, 'La Repubblica di Santa Sofia' (Tullio Pironti) di Pietro Paolo Parrella, 'L’estate del cane bambino' (66thand2nd) di Mario Pistacchio e Laura Toffanello, 'Come donna innamorata' (Guanda) di Marco Santagata, 'Sans blague' (Nulla die) di Eugenio Sbardella, 'Via Ripetta 155' (Giunti) di Clara Sereni, 'I dirimpettai' (Baldini&Castoldi) di Fabio Viola, 'Autunnale' (Book Sprint) di Dario Voltolini, 'XXI Secolo' (Neo) di Paolo Zardi e 'Dimentica il mio nome' (Bao Publishing) di Zerocalcare.

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