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Archeologia: nasce consorzio per i Fori di Roma

21 aprile 2015 | 19.42
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Una sola cabina di regia per valorizzare l'area archeologica della Capitale. Il ministro: "Accordo molto importante che va nella direzione dell'integrazione tra tutela e valorizzazione del patrimonio". Il primo cittadino: "Da molti mesi lavoravamo per raggiungere questo obiettivo"

Archeologia: nasce consorzio per i Fori di Roma

Nasce una sola cabina di regia, il consorzio per i Fori di Roma, per valorizzare l'area archeologica centrale della Capitale. Questo il risultato dell'accordo sottoscritto oggi dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dal sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Da oggi - ha detto il ministro - ci sarà una sola cabina di regia per la gestione dell'area archeologica di Roma. E' un accordo molto importante che va nella direzione dell'integrazione tra tutela e valorizzazione del patrimonio".

L'accordo sottoscritto ai Mercati di Traiano prevede la nascita di un nuovo soggetto giuridico che diventa l'unico interlocutore per i visitatori, le imprese e i mecenati. "Per me - ha detto il primo cittadino - è davvero un momento di grande soddisfazione perché da molti mesi lavoravamo con il Mibact per raggiungere questo obiettivo".

Il consorzio sarà retto da un consiglio di Amministrazione composto da un presidente, nominato dal ministro d'intesa con il sindaco, dal soprintendente per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti, e dal sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce.

Nel dettaglio il Consorzio avrà autonomia finanziaria e verrà attribuita la carica di consigliere-delegato al soprintendente per il Colosseo, il museo Nazionale Romano e l’area archeologica centrale. Il Consorzio sarà dotato di risorse iniziali conferite dal Comune e dal ministero e continuerà ad essere sostenuto fino al raggiungimento dell’autosufficienza dell’equilibrio finanziario. Gli introiti dei monumenti gestiti affluiranno direttamente ai rispettivi proprietari.

"L'area archeologica centrale di Roma - ha aggiunto Franceschini- si è trovata frammentata in proprietà diverse. La firma di questo atto ci impegna in un'unica unità di gestione che metterà insieme tutte le parti dell'area archeologica centrale. Ciò vuol dire sfruttarne le enormi potenzialità". L'obiettivo, ha sottolineato Franceschini, non è quello di creare "una sorta di parco archeologico isolato" ma una realtà "sempre più integrata col resto della città". Sul fronte del restauro dell'area, facilitata dall'Art Bonus, Franceschini ha poi detto che "ci sono delle manifestazioni d'interesse sia nei confronti della parte del Comune sia nei confronti di quella dello Stato. Adesso che siamo più uniti e forti spero che si concretizzino in maniera più significativa".

Quanto poi alle risorse, il Consorzio sarà dotato di finanziamenti iniziali conferiti dal Comune e dal ministero. Facendo leva su questi strumenti, il Consorzio provvederà, tra l'altro, alla gestione diretta o indiretta delle attività di valorizzazione dei beni affidati (servizi aggiuntivi), alla organizzazione di mostre, convegni, spettacoli e manifestazioni.

"Quello che all'inizio fu un elemento di conflitto, ovvero la decisione di chiudere al traffico via dei Fori Imperiali - ha sottolineato il sindaco Marino - si dimostra la strada giusta. C'era da scegliere tra i monumenti e le automobili. E noi abbiamo scelto i monumenti e la nostra storia. Di questa zona centrale di Roma, si parla e si scrive addirittura dal 14 luglio del 1887 quando Guido Baccelli propose al Parlamento italiano una legge che andava ad unificare tutta la zona monumentale e centrale di Roma, riconoscendone il valore storico e culturale".

"Facciamo la cosa giusta per la nostra città, per la nostra cultura e per la nostra archeologia. Tra pochi mesi - ha infine ricordato Marino- inizierà l'anastilosi di sei colonne del Foro di Traiano grazie ad un donatore che ha offerto al Comune di Roma, per questa opera e altre, due milioni di euro".

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