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Garcia Lorca ucciso perché "socialista, massone e gay"

23 aprile 2015 | 15.55
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E' quello che si legge in un documento della polizia franchista di Granada, redatto il 9 luglio 1965, 29 anni dopo la fucilazione del poeta e drammaturgo da parte delle truppe falangiste all'inizio della guerra civile spagnola

La statua di Garcia Lorca a Madrid (Foto Lourdes Cardenal da Wikipedia)
La statua di Garcia Lorca a Madrid (Foto Lourdes Cardenal da Wikipedia)

Il grande poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca (1898-1936) fu ucciso perché era "socialista, massone appartenente alla loggia Alhambra" e "praticava l'omosessualità e altre aberrazioni". L'autore di 'Romancero Gitano', il cui corpo non è stato mai ritrovato in una fossa comune di Alfacar, fu assassinato, insieme ad un'altra persona, dopo "aver confessato".

E' quello che si legge in un documento della polizia franchista di Granada, redatto il 9 luglio 1965, 29 anni dopo la fucilazione di García Lorca da parte delle truppe falangiste all'inizio della guerra civile spagnola. Il documento inedito con la versione franchista della morte del poeta, come riferisce la stampa spagnola, è stato ritrovato dall'emittente radiofonica Ser e dal sito Eldiario.es.

Il documento fu compilato dalla terza brigata regionale di investigazione della polizia di Granada, città dove trascorse l'adolescenza e dove tornò subito dopo lo scoppio della guerra civile. García Lorca fu fucilato da militanti franchisti all'alba del 19 agosto 1936 e gettato in una tomba senza nome a Fuentegrande de Alfacar nei dintorni di Víznar, vicino Granada.

Si tratta di un documento di notevole importanza storica, sottolinea la stampa spagnola, perché di fatto presuppone il riconoscimento, per la prima volta, da parte della dittatura del generale Francisco Franco dell'assassinio dell'autore di 'Poeta a New York'.

Il documento fu preparato dalla polizia nel 1965 per rispondere alla petizione della giornalista francese Marcelle Auclair, che aveva inoltrato presso l'ambasciata spagnola a Parigi. La petizione fu trasmessa al ministro degli Esteri dell'epoca, Fernando María Castiella, il quale sollecitò il collega ministro dell'Interno di avviare una ricerca negli archivi per cercare documenti sulla morte del poeta.

Nel rapporto della polizia franchista si sottolineava che García Lorca era "un massone appartenente alla loggia Alhambra", che aveva assunto anche "il nome simbolico di Omero", che era "considerato socialista". Al poeta erano "pratiche omosessuali", anche se non dimostrate.

"Il Glorioso Movimiento Nacional lo sorprese" a Granada, nell'estate del 1936, si legge nel documento inedito della polizia franchista, dove era arrivato da alcuni giorni, "procedendo da Madrid". Il poeta si era rifugiato in casa di amici, dove venne arrestato. Dopo il fermo, Garcia Lorca fu portato in prefettura, a cui seguì la fucilazione.

Il documento inedito, che rappresenta l'esito delle investigazioni della polizia franchista, offre dettagli precisi e nuovi sulle ultime ore del poeta, che fu prelevato in prefettura "da forze dipendenti", che poi lo condussero in auto nei pressi di Vízcar, in un luogo conosciuto come Fuentegrande de Alfacar. Con lui, c'era un altro arrestato, "le cui circostanze personali sono sconosciute". E dopo "aver confessato", il poeta "fu passato per le armi". Il suo cadavere venne sepolto "in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande".

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