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Mostre: 'Il Demone della Modernità' chiude con 26mila visitatori

15 giugno 2015 | 15.31
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L'eposizione al palazzo Roverella di Rovigo

'New York' di Gennaro Favai, opera utilizzata per il manifesto della mostra 'Il demone della Modernità'
'New York' di Gennaro Favai, opera utilizzata per il manifesto della mostra 'Il demone della Modernità'

Si è chiusa ieri, con oltre 26mila visitatori e un grande plauso da parte della critica la mostra 'Il Demone della Modernità', promossa e organizzata dalla Fondazione Cariparo di Padova e Rovigo al Palazzo Roverella di Rovigo. L'esposizione è stata ammirata da un pubblico proveniente soprattutto dalle città venete, Padova in particolare: "Il risultato è positivo nel complesso anche se inferiore al record del 2014 - afferma il presidente della Fondazione Cariparo, Antonio Finotti - Ci era chiaro che una mostra senza i 'soliti noti' poteva risultare meno attrattiva per quei visitatori che cercano nelle mostre soprattutto opere già viste".

"Abbiamo tuttavia voluto correre questo rischio perché ci premeva la qualità del progetto scientifico - sottolinea Finotti - qualità riconosciuta in modo unanime dalla critica nazionale e dal pubblico più colto, che quest'anno ha scelto Rovigo tra le sue mete culturali. Sapevamo di dover affrontare la concorrenza delle mostre 'Tutankamom, Caravaggio, Van Gogh' nella vicina Vicenza, quella curata da Vittorio Sgarbi sulla grande pittura emiliana a Bologna, 'Boldini-De Pisis' a Ferrara, 'Piero Della Francesca' a Reggio Emilia, poi la Biennale e quelle milanesi intorno ad Expo. Ora, conquistata la critica e portati per la prima volta a Rovigo i più sofisticati protagonisti del mondo dell'arte, non possiamo che tornare a crescere".

"Sono certo lo faremo già dal 2016, con la grande proposta che il professor Giandomenico Romanelli ha messo a punto per il suo terzo appuntamento con il pubblico del Roverella - spiega il presidente di Fondazione Cariparo - Ancora una volta l'indagine privilegerà il rapporto tra Europa e Italia negli anni a cavallo tra fine Ottocento e inizio del nuovo secolo, ma partendo dal mondo francese, da personalità assolute come Gauguin". L'appuntamento per approfondire i risultati e conoscere la nuova mostra è fissato per il 30 giugno, alle 11, a Palazzo Roncale a Rovigo.

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