Passato, presente e futuro si intrecciano in 'Tavolo perimetro', la mostra di Marco Brandizzi che inaugurerà l'11 luglio alle 19.30 presso il Museolaboratorio di Città Sant'Angelo (Pescara) e resterà in calendario fino al 15 settembre. Curata da Enzo De Leonibus, la mostra è l'occasione per l'artista romano di presentare insieme lavori recenti e meno, intersecando, davanti agli occhi del fruitore, quella tela esperienziale di immagini che Brandizzi ha costruito nel corso del tempo.
Il percorso di ricerca di Brandizzi si sintetizza in un unico fil rouge: dare forma al valore obiettivo di ogni manifestazione del soggetto. Prima di tutto, infatti, l'artista guarda al linguaggio, processo elementare di mediazione umana a cui l'artista rivolge 'meccanica' attenzione. Poi, all'idea. E così, seguendo Brandizzi e i suoi lavori, il pubblico può tornare a vedere e a toccare attraverso figure il suo rapporto con il mondo esterno.
Dal 1977 al 1980 Marco Brandizzi studia psicologia a Roma, diplomandosi in seguito all'Accademia di Belle Arti della Capitale. I due livelli di studio, quello scientifico e quello artistico, condizionano da sempre il suo lavoro, che spazia da un'analisi psicologica e sociologica della società (come in 'immagine CNN' e 'Serial killer'), a una più filosofica e esistenzialista (serie 'tavolo pensiero'). Attualmente è docente all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, ma vive e lavora a Roma.