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Mostre: al Marca le opere dell'artista cinetico Alberto Biasi

25 agosto 2015 | 14.17
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L'opera di Alberto Biasi 'Trame'  (1960), carte forate sovrapposte
L'opera di Alberto Biasi 'Trame' (1960), carte forate sovrapposte

Dal 17 ottobre il Marca - Museo delle Arti di Catanzaro ospiterà una mostra dedicata al pittore cinetico padovano Alberto Biasi. L'allestimento sarà arricchito dalla proiezione di un documentario su Biasi e da una rassegna di artisti calabresi.

"La rassegna su Alberto Biasi è frutto di una partecipazione ad un bando europeo, che ha consentito alla fondazione di ricevere un finanziamento, permettendo così, la realizzazione di questa mostra", ha spiegato all'AdnKronos, Rocco Guglielmo, presidente del Marca, della Fondazione Rotella e della fondazione che porta i suo nome.

"Oltre all'esposizione di Biasi, di portata sia nazionale sia internazionale, - ha continuato Guglielmo - il Museo ospiterà negli spazi del piano inferiore, delle mostre temporanee di artisti calabresi, giovani e meno giovani. Questa nuova missione del museo è devota anche ad un 'localismo' che non deve essere inteso come chiusura verso eventi nazionali, ci piace chiamarlo 'global' o meglio ancora 'glocal', perché avrà un'impronta nazionale ed internazionale, ma con un occhio attento al territorio".

Il Marca è un'istituzione culturale di Catanzaro che ospita collezioni di vario genere, dall'arte antica a quella contemporanea. Il nucleo principale del museo, fondato nel 2008, raccoglie oggetti d'arte otto-novecenteschi. Protagonisti degli ultimi anni nel Marca sono stati, tra i tanti, gli artisti Raimondo Galeano, Andrea Branzi, Enzo Cucchi, Angelo Savelli, Mauro Staccioli, Michelangelo Pistoletto.

Alberto Biasi è un pittore italiano, considerato uno dei maestri dell'arte cinetica in Italia. Padovano, classe 1937, è fondatore nel 1959 con altri artisti, del Gruppo 'Enne', con cui lavora fino al 1967, per poi continuare la sua attività da solista. Negli anni ha partecipato a numerose iniziative di sperimentazione artistica, soprattutto negli anni 60', con particolare attenzione all'arte ottico-cinetica, grazie alle sue creazioni costruite sulla base di precise illusioni ottiche. I suoi quadri infatti, presentano in genere superfici che cambiano aspetto a seconda dell'angolo di osservazione, dando quindi la sensazione illusoria del movimento.

Le sue opere si trovano al Modern Art Museum di New York, alla Galleria Nazionale di Roma, ai Musei di Belgrado, Bolzano, Bratislava, Buenos Aires, Ciudad Bolivar, Epinal, Gallarate, Guayaquil, Lodz, Ljubljana, Livorno, Middletown, Praga, Padova, Saint Louis, San Francisco, Tokyo, Torino, Ulm, Venezia, Wroclaw, Zagabria ed in numerose collezioni straniere ed Italiane.

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