Ambasciatore della letteratura postmoderna, scrittore, saggista e drammaturgo, negli anni con la sua penna è riuscito a esorcizzare l'american dream, denunciando spesso nei suoi testi teorie del complotto, consumismo imperante e intrighi di potere. L'americano Don DeLillo, 78 anni, sarà premiato dalla National Book Foundation in occasione della 66esima National Book Awards Ceremony and Benefit Dinner, in calendario il 18 novembre al Cipriani di New York.
Lo scrittore riceverà la 'Medal for Distinguished Contribution to American Letters', tra i riconoscimenti letterari più ambiti, per aver contribuito ad arricchire il patrimonio letterario degli Stati Uniti.
La fondazione statunitense ha fatto sapere che intende rendere omaggio a DeLillo per il suo lavoro che esamina i costumi della cultura americana moderna contemporanea, e per aver "incorporato brillantemente i ritmi del linguaggio quotidiano all'interno della sua narrativa ben composta e delineata".
"DeLillo è senza dubbio uno dei più grandi romanzieri della sua generazione - ha affermato il direttore della National Book Foundation, Harold Augenbraum - Ha avuto un'influenza enorme sulle due generazioni di scrittori che gli sono succedute, e la sua opera continuerà a risuonare nelle opere delle generazioni a venire".
DeLillo è autore di quindici romanzi, tra cui 'Rumore Bianco', con il quale nel 1985 ha vinto il National Book Award e 'Cosmopolis', che David Cronenberg ha adattato per il grande schermo nel 2012. Finalista a due National Book Award, con 'Libra' e 'Underworld', negli anni Novanta lo scrittore ha vinto il Pen/Faulkner con 'Mao II'.
Oltre ai romanzi, DeLillo ha pubblicato anche una raccolta di racconti, diverse opere teatrali, e una sceneggiatura. Nell'arco della sua prolifica carriera, ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Library of Congress's Prize for American Fiction e il Carl Sandburg Literary Award.
