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Mostre: Roma, la 'Linea Mediterranea' di Saitta alla Loft Gallery Spazio Mater

03 settembre 2015 | 16.47
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'I Pupi di Sicilia' di Ida Saitta, colori ad olio su tela (2011)
'I Pupi di Sicilia' di Ida Saitta, colori ad olio su tela (2011)

'Sogno' e 'simbolo' sono al centro della mostra antologica della pittrice palermitana Ida Saitta. Dal 23 settembre al 31 ottobre, nella Loft Gallery Spazio Mater diretta da Ilaria Sergi, in via Ludovico Muratori 11 a Roma, sarà possibile visitare l'esposizione della pittrice, romana d'adozione, intitolata 'Linea Mediterranea', curata dalla stessa Sergi.

Nell'antologica sogno e simbolo sono le costanti capaci di coinvolgere un pubblico rapito dal linguaggio dell'anima e dal racconto leggero della Storia, di antichi luoghi e respiri universali. "La linea, madre creatrice dei volti e degli oggetti posti nell'opera, ci sorprende perche' -spiega Saitta- costringe a non fingere e a riconoscere nello specchio il nostro essere universale. Noi opere di noi stessi. Cio' che si presenta al nostro io, nell'osservare l'opera, e' un sicuro approdo in un nuovo mondo, costellato di linee che, dall'opera, pervadono l'interlocutore e che da lui fuoriescono in infinite connessioni simbiotiche con la realtà".

L'allestimento segna il nuovo percorso artistico di una pittrice sperimentatrice, di grande sensibilità e coraggio. Questa esposizione in particolare esalta le mutazioni, anche concettuali, della sua arte, suggestionata dalla sperimentazione non solo di nuove forme, ma sedotta anche da inserti di colore e ricordi di vita vissuta.

Il percorso di Saitta è sostenuto dall’elaborazione di un manifesto filosofico redatto dalla stessa artista, il 'Magnetismo Lineare', pensiero nutrito da riflessioni e meditazioni sugli studi del novecento circa la filosofia della forma nell’arte. ll trattato filosofico della Saitta sancisce le linee guida che conducono il visitatore in un rapporto di connessioni simbiotiche con l’opera, dove la linea protagonista dei volti e delle forme né è punto focale, attratta magneticamente l’una all’altra dal segno forte e sicuro di intersezioni, talora sottili talora grottesche, nella sublimazione dell’introspezione.

Dal bisogno di semplificare, togliere, eliminare il superfluo, dare forza, vigore, solidità a pochi tratti essenziali e con tre colori fondamentali, rosso-blu-nero, Saitta nelle ultime produzioni si è concentrata in un lavoro di ricerca stilistica e concettuale che la ha condotta alla rappresentazione di un 'Universo femminile' leggiadro, inquieto ma seduttivo dove dal bianco delle tavole emergono figure di donna dai corpi sinuosi ma esasperati nelle forme allungate, quasi volessero staccarsi dalle tele per vivere all’unisono con il proprio interlocutore.

Una capacità di introspezione che ha riportato Saitta alle sue origini, alla sua 'Terra Madre', alla quale ha dedicato le linee più suggestive della sua produzione artistica nel ciclo-omaggio 'Sicilia'. In questa produzione la pittrice celebra le grandi bellezze storiche, artistiche e architettoniche della sua terra in un Grand Tour di emozioni, ricordi, vita personale.

Oggi Saitta con la sua maturità espressiva, rafforzata da un grande valore artistico che rende il suo tratto inconfondibile e identitario si conferma tra gli artisti contemporanei di maggiore pregio e sensibilità. Le opere di Ida Saitta sono presenti in numerose e prestigiose collezioni private e pubbliche, tra cui il Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina.

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