Viene inaugurata al Mambo di Bologna giovedì, ed apre al pubblico il giorno successivo, 'Gradi di libertà: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi'. La mostra, che si muove fra arte e scienza, è ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con Istituzione Bologna Musei / MAMbo che la ospita dal 18 settembre al 22 novembre. Il progetto è di Giovanni Carrada in collaborazione con Gilberto Corbellini, con la curatela dello stesso Carrada per la parte scientifica e di Cristiana Perrella per la parte artistica.
In mostra saranno proposte opere di Halil Altindere, Vanessa Beecroft, Cao Fei, Susan Hiller, Theching Hsieh, Doctor Lakra, Ryan McGinley, Igor Grubic, Pietro Ruffo, Bob e Roberta Smith, Ryan Trecartin, Nasan Tur.
Dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi o di non esserlo? Siamo sempre noi a decidere? Liberi si nasce o si diventa? La libertà finisce dove iniziano i diritti degli altri o dove dice il nostro cervello? Di quali libertà avremo bisogno fra cento anni? Questi i temi sui quali è incentrato l'allestimento che attraverso il doppio sguardo della scienza e dell’arte propone un percorso di esplorazione attorno al tema più importante della nostra vita.