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Mostre: nulla si distrugge e tutto si ricrea nelle opere di Mario Sposato

08 ottobre 2015 | 19.50
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Mostre: nulla si distrugge e tutto si ricrea nelle opere di Mario Sposato

Dal 'pirata informatico' realizzato con una scatola di sardine ad un mappamondo fatto tutto di microchips, fino ad un grande tavolo sostenuto da una vecchia elica con al centro una lampada che scalda le vivande. 'Nulla si distrugge e tutto si ricrea' sembra essere il motto di Mario Sposato, che espone circa 60 delle sue oltre seimila opere alla Silber Gallery di Roma (Viale Regina Margherita 92) da oggi fino al 31 ottobre.

"Fin da piccolo mio padre mi ha abituato a non buttare via le cose che apparentemente 'non servono più' -dice l'artista all'AdnKronos- ed io ho unito questo insegnamento con la creatività che ho da sempre. Il risultato sono queste opere, che creo immaginandole sulla base di oggetti di uso quotidiano". Vecchi coltelli, bicchieri scheggiati, vecchi tappi della Coca-Cola, scolapasta ormai inutilizzabili, bombole del gas in disuso. Sono solo alcuni dei materiali che Sposato utilizza per realizzare capolavori che rappresentano i disagi e le contraddizioni della nostra società.

"Ho voluto dare un messaggio forte alle nuove generazioni - prosegue Sposato, che ha scelto per la mostra l'evocativo titolo 'Passato al futuro'- perché si abituino a non sprecare nulla in questo tempo di crisi. E soprattutto, perché capiscano che ad ogni oggetto che non viene più utilizzato può essere ridata nuova vita". Il vernissage della mostra, in programma stasera, prevede l’intervento tra gli altri, dello storico e critico d’arte Enrico Crispolti, del dirigente del ministero degli Affari Esteri Giuseppe Manica e del docente universitario Antonello Savaglio.

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