Investire in arte non è più una passione 'per ricchi', ma interessa e coinvolge sempre più la gente comune. E' la tesi principale contenuta nel saggio 'Investire in arte e collezionismo', in libreria dal 21 dicembre con l'editore Trading Library, un vademecum per chi voglia fare affari anche se non è esperto, che lo studioso d'arte Salvatore Puzella ha scritto insieme a Roberto Brunelli.
"Oggi - spiega all'Adnkronos Puzella - l'investimento in arte si sta diffondendo a macchia d'olio ed è in crescita anche nei Paesi meno evoluti. Un tempo era un'attività cui si dedicavano i nobili, gli industriali o coloro che avevano un reddito alto. Ma, a partire dagli anni 2000, con la diffusione delle case d'asta, anche i piccoli investitori si stanno dando da fare". Un 'cambiamento di rotta' che coincide col fatto che, come racconta Puzella, "si stanno diffondendo, anche in Italia, case d'asta per i piccoli investitori intenzionati a spendere da mille a 5mila euro".
Nuovi collezionisti che, aggiunge lo studioso, "ragionano sempre con una logica del massimo profitto". Il libro, spiega Puzella, vuole essere un vero e proprio "vademecum per chi voglia intraprendere questa avventura. La novità che introduciamo è quella di fornire suggerimenti molto pratici per cominciare questo genere di attività. Ci sono le statistiche più aggiornate, ma il testo risulta leggibile anche per i non addetti ai lavori". Il segreto per fare buoni affari, per Puzella, è comunque quello di "informarsi sempre e studiare il settore e leggere libri di critica d'arte".
Nel saggio, dunque, Puzella risponde ai quesiti cui si trovano di fronte coloro che vogliono investire nell'arte, dando suggerimenti in merito al modo con cui scegliere e acquistare opere d’arte e offrendo anche consigli per far fruttare un investimento. Puzella svela, inoltre, dove reperire le informazioni attendibili sulle opere d’arte meritevoli di un investimento che lasci prevedere un buon ritorno.
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