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Roma: 'le vie del giubileo', nasce il portale del turista-pellegrino

29 marzo 2016 | 17.36
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Villa Giulia - mibact
Villa Giulia - mibact

www.leviedelgiubileo.it. Nasce il portale del turista-pellegrino: le vie del giubileo, 330 tappe in 20 percorsi studiati a Roma per Giubileo della Misericordia. A idearlo è il ministero dei Beni Culturali e del Turismo che ha messo in campo le sue risorse migliori per realizzare il progetto in tempi record. "Grande orgoglio per il lavoro svolto dagli uffici del ministero. Anche la pubblica amministrazione a volte sa essere veloce. Il Santo Padre non ci ha lasciato molto tempo. E' venuto fuori un lavoro straordinario". Sorride soddisfatto il titolare del Mibact, Dario Franceschini, presentando oggi a Roma il progetto, nell'auditorium dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi.

Venti percorsi culturali a Roma per venti secoli di storia, arte e religioni. Una iniziativa promossa dal dicastero di via del Collegio Romano insieme al Fondo Edifici di Culto del ministero dell'Interno, a Roma capitale, al Pontificio Consiglio della Cultura, al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, all’Opera Romana Pellegrinaggi, alla Comunità Ebraica di Roma e alla Comunità Religiosa Islamica Italiana. Oggi, infatti, erano presenti l'Imam Yahya Pallavicini, vicepresidente della Comunità Religiosa Islamica Italiana; il direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi Mons. Liberio Andreatta, il prefetto Angelo Carbone, l'assessore alla cultura della Comunità Ebraica di Roma Giorgia Calò e il sub commissario di Roma capitale Ugo Taucer .

Venti modi speciali di leggere la città e scoprirne gli scorci e i monumenti più belli presentati in italiano e in inglese su un portale mobile responsive, 100.000 cartine che verranno distribuite nei principali punti d’informazione cittadini e 20 roll up che verranno esposti nei principali luoghi della cultura presenti nella capitale. "A Roma ogni pellegrino si fa turista e ogni turista pellegrino. L'arte, la storia e la cultura sono fortemente di matrice religiosa", fa notare Monsignor Andreatta, complimentandosi con il ministro per come è stato attento nel "mettere insieme un patrimonio che è nell'uomo".

"Ci sono pellegrini che percorrono questi cammini per motivi religiosi e c'è invece chi a volte scopre la fede camminando", interviene Franceschini. "Le vie del Giubileo - sottolinea - sono frutto di una collaborazione straordinaria che dimostra come la cultura sia uno strumento fondamentale per affermare i valori dell’accoglienza, dell’integrazione, della convivenza e del dialogo. Questo importante lavoro, che permetterà a cittadini e turisti di guardare Roma con occhi nuovi - assicura - non terminerà con il Giubileo ma farà parte di un percorso ancora più ampio sui cammini e sugli itinerari di tutta Italia".

Ogni itinerario ha come filo rosso uno specifico tema: la vita di un santo, di un martire o di un poeta, i capolavori di un artista, le grandi opere di un imperatore o i progetti realizzati per i giubilei del passato, le testimonianze presenti a Roma delle tre maggiori religioni monoteiste. Un aspetto, quest'ultimo, su cui pone l'accento Monsignor Andreatta, partendo dal concetto di misericordia richiamato nel'indizione del Giubileo opera di Papa Francesco: "Il dio è misericordioso per gli ebrei, per i musulmani e per i cristiani. Il punto focale del rapporto fra le tre grandi religioni monoteiste è che ci sentiamo tutti figli dello stesso dio, quindi, c'è questa fratellanza nella divinità che ci crea".

"Siamo tutti figli dello stesso creatore - aggiunge - e questo per i musulmani e per gli ebrei è fortemente sensibile così come siamo anche tutti figli dello stesso padre nella fede. Abramo è padre nella fede delle tre grandi religioni del libro e quindi abbiamo le origini che ci uniscono e non ci dividono. Il giubileo - dice Monsignor Andreatta - rappresenta un punto di unità, uno spazio di dialogo, rappresenta soprattutto una capacità di parlarci, di favorire questa conoscenza reciproca, cercando di sconfiggere quel luogo comune che il terrorismo sia figlio della religione. Non può esserci un credente che uccide in nome di un dio. Semmai in nome di un dio falso, del dio danaro, del dio potere. Insomma, viene strumentalizzata la religione ad altri fini e per altri scopi".

"L'iniziativa 'le vie del giubileo' nasce anche in concomitanza con l'anno santo della cristianità che è intitolato alla misericordia. Un concetto, la misericordia, che Monsignor Andreatta - sottolinea l'Imam Pallavicini -ha giustamente detto essere universale perché è presente sia nella dottrina ebraica che nella dottrina islamica, quindi è anche un'occasione di convergenza per riuscire a cogliere nelle diverse sfumature dei punti in comune. Ed è questa unità nella diversità per me il vero miracolo della vita e del vivere comune. Se misconosciamo questo - avverte l'Imam - allora scadiamo nelle logiche di una negazione del pluralismo e della dignità delle diversità culturali e religiose oppure in un artificioso arroccamento integralista che è contrario addirittura alla dignità della vita".

L'imam, a proposito di unità nella diversità, sottolinea la "coincidenza abramitica" fra le tre le religioni (cristiana, ebraica e islamica); l'importanza di una "collaborazione fattiva" fra tutte e tre che ne 'le vie del giubileo' ha l'occasione concreta di manifestarsi attraverso i percorsi studiati per pellegrini e turisti ed infine "l'utilità interna" del progetto, nel senso che proprio "internamente la cultura islamica a Roma ha grande sete di conoscere da vicino la storia delle catacombe, della sinagoga", insomma i luoghi di culto del passato e del presente che sono tessuto culturale, identitario e spirituale della Capitale. Allo stesso modo, tra l'altro, anche la Grande Moschea di Roma sarà parte del circuito di visita nell'ambito del percorso dal titolo 'Mille religioni a Roma. Dal mondo antico a oggi'.

Anche la comunità ebraica mostra entusiasmo e partecipazione: "Abbiamo cercato di stabilire un percorso idoneo a far capire quanto il popolo ebraico sia radicato a Roma, da sempre testimone e protagonista della storia della Capitale", evidenzia l'assessore alla cultura della Comunità Ebraica Giorgia Calò.

A ogni singola tappa di ciascun itinerario è dedicata una scheda di approfondimento con le informazioni utili, una sintetica descrizione storica e una foto rappresentativa. Le immagini sono il frutto della cooperazione di tutti i partner coinvolti e di una campagna fotografica condotta appositamente in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Mibact.

Tra le curiosità del portale anche la prima registrazione della voce di un pontefice.Nel 1903, infatti, Gianni Bettini, ex ufficiale di cavalleria e geniale inventore nel campo della fonoriproduzione, riuscì a portare a termine un’impresa storica che ebbe vasta risonanza e si meritò una copertina di Beltrame sulla Domenica del Corriere (29marzo 1903): far incidere al Papa Leone XIII la propria voce (l’Ave Maria declamata in latino e la benedizione apostolica). Era il 5 febbraio 1903: il papa sarebbe morto, novantatreenne, pochi mesi dopo. La stessa operazione era stata tentata, senza successo, dall’inviato della Gramophone (La Voce del Padrone) in Italia, Fred Gaisberg il quale, nella seconda spedizione in Italia nel 1900, aveva sperato di registrare la voce del papa.

Un capitolo de 'le vide del giubileo' e del relativo potale è dedicato alla musica. Introdotta dalla celebre tela in cui Santa Cecilia è raggiunta da un angelo mentre accorda un arciliuto, la sezione 'musica' del sito si presenta come la versione virtuale di quelle stazioni di sosta e riposo che si trovavano lungo i percorsi di pellegrinaggio: qui sono disponibili suggestivi assaggi di musica sacra, in playlist che verranno rinnovate ogni mese e che potranno essere ascoltate integralmente in cuffia nel cortile di Palazzo Mattei di Giove, grazie a un’iniziativa dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi.

Molti anche i luoghi suggestivi e meno noti che sono suggeriti negli itinerari, in particolare nelle periferie, dove i visitatori potranno godere di un patrimonio storico, artistico e archeologico straordinario come l’arco di Costantino a Malborghetto, il Parco degli Acquedotti sulla Tuscolana, o le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro attigue al Mausoleo di Sant’Elena a Tor Pignattara, quartiere che proprio dall’architettura di questo monumento deriva il suo toponimo. E a proposito di periferie Franceschini annuncia: "Mi piacerebbe che la prossima tappa del 2016 fosse costituita da altri 20 percorsi nelle periferie urbane. Sono diventate centri di bellezza che occhi distratti, però, non vedono".

Importante, infine, l’itinerario che associa la moschea di Roma, progettata da Paolo Portoghesi e edificata sui terreni donati dal Comune di Roma, a San Pietro sorta sulla tomba dell’apostolo nella necropoli del colle Vaticano, alle Terme di Diocleziano dove sono conservati numerosi bassorilievi mitraici, al Tempio Maggiore della comunità ebraica della capitale edificato all’inizio del Novecento sui terreni dell’ex ghetto e a Ostia Antica dove, tra le testimonianze dei vari culti dell’antica Roma cosmopolita, si possono ammirare la più antica sinagoga del mondo occidentale e numerosi mitrei.

Insomma il Giubileo si fa occasione per celebrare ciò che unisce gli esseri umani tutti, i pellegrini ai turisti e le religioni fra di loro: la bellezza che è intorno a noi per ricordarci quella che è dentro di noi. Il progetto a tal fine presenta ogni percorso sacro e culturale con ricchezza di dettagli che confluiscono in una storia collettiva. Cartine per chi si muove a piedi, eventi di cui godere mentre si 'viaggia' verso Dio. Non manca niente. Sono infinite 'le vie del giubileo'.

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