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La Francia dà l'addio al poeta Yves Bonnefoy

02 luglio 2016 | 10.34
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Yves Bonnefoy (Afp) - AFP
Yves Bonnefoy (Afp) - AFP

La Francia dà l'addio a Yves Bonnefoy, uno dei più grandi poeti contemporanei, candidato da due decenni al Premio Nobel per la letteratura, scomparso ieri a Parigi all'età di 93 anni. Ha svolto un'intensa attività di traduttore, in particolare di Shakespeare e Keats. Nel 1981 è stato nominato alla cattedra di studi comparati della funzione poetica al Collège de France.

Bonnefoy è stato citato nel romanzo "Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia" di Leonardo Sciascia come autore di "Un sogno fatto a Mantova", pubblicato da Einaudi e da Sellerio.

Tutte le sue raccolte in versi sono state pubblicate dal Mercure de France e da Gallimard e sono apparse, in traduzione italiana, da numerosi editori (Einaudi, Mondadori, Sellerio, Archinto, Rizzoli, Le Lettere, Jaca Book, Donzelli, Guanda). Nel 1953 esce, con straordinario successo di pubblico e di critica, la sua raccolta poetica d'esordio, "Movimento e immobilità di Douve". Seguono "Ieri deserto regnante", "Pietra scritta" e "Nell'insidia della soglia". La sua produzione prosegue con due sillogi edite in un unico volume, "Quel che fu senza luce. Inizio e fine della neve".

Si intitola "L'opera poetica" il volume a cura di Fabio Scotto che raccoglie in italiano gran parte della produzione di Bonnefoy: è apparso nel 2010 nei 'Meridiani' Mondadori.

Nato a Tours nel 1923, Yves Bonnefoy compie studi matematici e filosofici nella città natale e nelle università di Poitiers e di Parigi, laureandosi in filosofia alla Sorbona con Gaston Bachelard. Dopo gli studi di filosofia, Bonnefoy fiancheggiò per un breve periodo il surrealismo, da cui si distanziò ben presto per avvicinarsi all'esistenzialismo.

E' autore di un'importante opera sia poetica sia teorica: per Bonnefoy è compito del poeta ritrovare la nativa vicinanza delle parole e delle cose (tipica dell'infanzia), cancellata dalle necessità della concettualizzazione intellettuale e della vita quotidiana attiva. Questo tema centrale è espresso dall'autore in numerosi scritti teorici, ma anche nella poesia, che si prefigura dunque come costante riflessione sul suo farsi.

Bonnefoy ha ricevuto in tutto il mondo numerosi riconoscimenti, tra i quali il gran premio della poesia dell'Académie française (1981), il Premio Balzan (1995), il Premio Grinzane Cavour (1997), il Premio Franz Kafka (2007) e il Gran premio di poesia Pierrette Micheloud (2011).

Ha ricevuto lauree honoris causa da molti atenei in tutto il mondo, tra le quali l'Université de Neuchatel, l'American College di Parigi, l'Università di Chicago, il Trinity College di Dublino, le Università di Edimburgo, Roma Tre, Oxford, Siena e Napoli L'Orientale.

Nel 1984 il ministro Jack Lang ha nominato Bonnefoy Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere.

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