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Libri: dieci storie di vita vissuta per l'esordio letterario di Scozzafava

27 settembre 2016 | 15.57
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Libri: dieci storie di vita vissuta per l'esordio letterario di Scozzafava

Dieci racconti scritti negli ultimi cinque anni, ispirati a racconti reali ma in continua oscillazione tra realtà e assurdo. “Questa notte il sole è sorto ad Occidente” è l’opera prima – in veste di romanziere – di Oberdan Tommaso Scozzafava (205 pagine, 19 euro, Pioda Imaging Edizioni) professore ordinario di Diritto civile presso la Facoltà di Giurisprudenza di Tor Vergata.

I racconti di Scozzafava vedono protagonisti diversi personaggi, molto spesso nomi diversi per indicare la stessa persona perché per dirla con Schopenhauer “ognuno ha una realtà diversa e quindi la realtà non esiste”, sino a passare dalla terza alla prima persona, con il narratore protagonista della scena. Si tratta di storie di vita vissuta, in cui è l’autore che esprime la propria filosofia, accogliendo il concetto della predestinazione, della vita come ricordo, della negazione del tempo con un esplicito richiamo a Kant. I racconti esprimono spesso amarezza verso la vita (“la vita è inutile, chi nasce povero muore povero”, la sofferenza è insita nella vita” o “nella vita può succedere di tutto”).

In questa vita di sofferenza uomini e donne sono destinati a soccombere a volte sconfinando nella pazzia, altre volte terminando con il suicidio. Memorabile l’esperienza della pazzia nel racconto “Lina” e del ricovero del protagonista in un manicomio, luogo che serve a “sanzionare la diversità”, con un accenno al male di vivere e all’imperscrutabilità dell’uomo che impedisce la conoscenza della verità. L’opera nasce, come spiega l’autore nella premessa, “da una particolare situazione interiore, in assoluto non del tutto positiva” e in ogni caso scaturisce dall’esperienza di vita di Scozzafava. E’ lui stesso infatti ad affermare, a chiusura dell’ultimo racconto “su una panchina in due si sta stretti” che non è positivo il fatto di conoscere solo i romanzi e non la vita dei loro autori “perché ritengo che esista uno stretto nesso tra la vita e l’opera dell’autore”.

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