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Mostre: le foto di 'Cities Underground' a Milano Malpensa

28 novembre 2016 | 10.22
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Copenhagen  2015, uno degli scatti di Mario Bobba che compongono 'Cities Underground'
Copenhagen 2015, uno degli scatti di Mario Bobba che compongono 'Cities Underground'

L'Aeroporto di Milano Malpensa, nel Terminal 1 al Piano Stazione Ferroviaria, ospita da domani al 28 febbraio prossimo la mostra 'Cities Underground', 31 scatti del fotografo Mario Bobba a cura di Denis Curti, un lavoro sviluppato dal 2011 nel sottosuolo di 18 città in tre continenti. In un’epoca di viaggiatori perpetui, di lavoratori pendolari, di massima mobilità e stressata velocità, la vita si sposta dove queste tendenze si concentrano: zone di transito degli aeroporti, stazioni ferroviarie e delle metropolitane, luoghi ormai impregnati dalla cultura del consumo e dalle abitudini sociali dei nostri tempi, che competono con i 'city center' dai quali hanno ereditato un gran numero di attività e modi di vivere la socialità. L’aeroporto di Milano Malpensa si rivela quindi come posto ideale per ospitare un allestimento che mostra l’umanità nascosta nei sottosuoli dei centri urbani, ambienti caratterizzati da frenesia di movimento, freddezza di situazioni e architetture.

Denis Curti, Direttore Artistico della Casa Tre Oci di Venezia, così descrive il progetto di Bobba nella prefazione del catalogo della mostra: "Ispirata a un’ intensa quanto sincera vena umanistica, la fotografia di Mario Bobba cerca nel 'sottosuolo', all’ombra degli status sociali e dei modelli di comportamento prestabiliti, la naturalezza e la bellezza della 'normalità'. In questa personale visione, che attiene alla vita e alla fotografia, la metropolitana, i vagoni dei treni e i corridoi che s'intrecciano sotto le metropoli del mondo, rappresentano -aggiunge Curti- non solo i soggetti delle immagini, ma anche i simboli di un racconto ben più profondo, che tenta di esplorare con sguardo onesto le abitudini sociali e culturali dei nostri tempi. In questo ampio progetto fotografico, l’autore ha trovato, pur nella somiglianza dei luoghi e nella ripetizione delle infrastrutture, il giusto equilibrio tra conformità e identità, cogliendo per ogni città un segno distintivo, unico e irripetibile", conclude Curti.

Bobba, da sempre appassionato di fotografia e grafica, è nato a Milano, ma ha origini tra Angera e Besozzo (lago Maggiore); Per lavoro, impegno civile e hobby ha viaggiato spesso visitando moltissimi Paesi, con lunghi soggiorni all’estero, occasioni importanti di approfondimento sulla cultura dell’immagine. Dalla fine degli anni ’90 è ripartito su nuove basi il suo approccio alla fotografia e questa maturazione ha reso possibili vari progetti, mostre ed eventi. Dal 2009 ha trasformato la passione di una vita in un’attività professionale aprendo lo studio 'PassioneFoto' ad Angera (Varese). "Tutte le metropolitane appaiono molto simili, in qualsiasi ora del giorno e stagione dell'anno, ma ho cercato -afferma Bobba- di evidenziare le piccole differenze piene di significato e qualche volta anche di emozioni, di umorismo o di arte e architettura. Lo spaccato di umanità nei vagoni e sulle banchine, che si offre allo sguardo attento, è sempre ricco e diverso pur nell'apparente somiglianza. In metropolitana si pratica una street photography selettiva, un po' misteriosa e, appunto, sotterranea".

La mostra è collocata nell’atrio di accesso al terminal, dopo la Porta di Milano, un’area già utilizzata in passato per esibizioni fotografiche che rientra nell’ampia strategia culturale di Sea che include mostre e concerti. "Sono numerose le zone nel terminal che abbiamo destinato a progetti artistici per intrattenere piacevolmente i passeggeri -sottolinea Luciano Carbone, chief corporate officer di Sea- Le opere d’arte, così come le note musicali, in pochi istanti sono in grado di suscitare emozioni che rimarranno un piacevole ricordo di benvenuto o di saluto per i viaggiatori di Malpensa". "Questo è il nostro auspicio, anche perché sempre più persone scelgono di trascorrere il loro tempo in aeroporto, ammirando una mostra o ascoltando buona musica, magari prima di acquistare nelle boutique o di approfittare della ristorazione. Questo ci fa piacere e ci fa notare che sempre più da non-luogo, l’aeroporto è un luogo dove accadono tanti eventi e si possono fare tante cose, proprio come in una città", conclude Carbone.

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