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Pompei senza barriere, 3 km accessibili anche ai disabili

02 dicembre 2016 | 15.38
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Un piccolo tratto del percorso agevolato negli Scavi di Pompei
Un piccolo tratto del percorso agevolato negli Scavi di Pompei

"A Pompei non sono più i muri a crollare ma le barriere architettoniche. Questa è la giornata più bella da quando sono Ministro e rappresenta il coronamento ideale di un anno che con oltre tre milioni di ingressi ha visto il record assoluto di visitatori per il sito degli scavi". Lo ha affermato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, inaugurando oggi il percorso di oltre tre chilometri che dall’ingresso di Piazza Anfiteatro conduce a Porta Marina, consentendo di passeggiare lungo le arterie principali della con accesso ai più significativi edifici e domus, senza più barriere per chi ha difficoltà motorie. Il percorso è accessibile, e utile, anche a genitori con passeggino ed a tutti i visitatori che prediligono un itinerario più confortevole. L’itinerario, realizzato nell’ambito del Grande Progetto Pompei, risponde alle esigenze, tante volte sollecitate da un’ampia fetta di utenti del sito, di un accesso agevole all’area archeologica di Pompei in grado di mettere tutti nella condizione di fruire di questo patrimonio universale unico, nella maniera più completa possibile e non limitando la visita alle sole aree prossime agli ingressi.

Una squadra di esperti (archeologi, architetti, restauratori, ingegneri) ha individuato le soluzioni tecniche più idonee a migliorare i livelli di fruibilità del sito, in maniera compatibile con le caratteristiche del patrimonio. Gli interventi di integrazione in alcuni tratti rispondono a esigenze funzionali di fruizione eseguite nel pieno rispetto dei principi di restauro in aree archeologiche, attraverso l’utilizzo di materiali moderni e compatibili come pavimentazioni a base di calce idraulica esente da cementi e passerelle ed attraversamenti metallici. Il rispetto di tali criteri, la perizia degli interventi, la competenza dei tecnici e tutte le necessarie certificazioni alle operazioni sono la migliore garanzia a qualsiasi intervento sul patrimonio culturale che, in particolare a Pompei, possono facilmente essere oggetto di attenzione e spesso di giudizi improvvidi da parte di chi osserva dall’esterno un contesto così particolare.

Nello specifico, sulla resa cromatica, materica ed estetica nonché sulla resistenza meccanica e allo sfregamento sono stati realizzati tra luglio e settembre 2015 tredici campioni di pavimentazione. Successivamente, sono state eseguite prove del campione scelto presso un laboratorio universitario per certificare le caratteristiche dell’impasto. Nella maggior parte della pavimentazione dei nuovi percorsi, è stata inserita una rete di fibra di vetro in luogo di quella elettrosaldata per garantire resistenza e, contestualmente, evitare rischi al patrimonio archeologico legati all’ossidazione dei metalli. Lungo i percorsi, inoltre, sono state installate rampe di accesso agli edifici più significativi del sito completamente removibili. Infine, a partire da settembre è stato avviato un intervento conservativo su 12 fontane pubbliche lungo il percorso, secondo un approccio metodologico definito di concerto con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che ha concluso a luglio una delicata ed interessante fase di analisi di tali manufatti, dando indicazioni circa le più accorte tecniche di intervento da porre in essere.

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