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Mostre: Viterbo, Madaudo espone alla Fondazione Carivit

21 febbraio 2017 | 13.42
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Beppe Madaudo  con una delle sue opere
Beppe Madaudo con una delle sue opere

Da venerdi' prossimo al 12 marzo il Polo Culturale della Fondazione Carivit di Valle Faul ospita 'Mattatoio 22', un progetto site specific di Beppe Madaudo a cura della Biblioteca Consorziale di Viterbo. Il polo culturale è tra i più attivi in Italia e con questa iniziativa, dopo le rassegne sul design, l'architettura e le visioni urbanistiche, debutta nel mondo dell'arte contemporanea. Per 'Mattatoio 22' (tra i riferimenti il Kurt Vonnegut di Mattatoio n.5), Madaudo ha disegnato una realizzazione dedicata che culminerà nella serata di apertura, con una performance artistica fuori dall'ordinario. La figura di un toro verrà scomposta e spartita (pesandola con la bilancia) al pubblico presente in modo che ognuno, se lo vorrà, potrà portarsi a casa una parte della figura che diventerà quindi un'opera collettiva, in cui ogni parte rappresenta, metonimicamente, il tutto.

''Una perfomance che vuole richiamarsi al motto biblico del 'prendetene e mangiatene tutti' - racconta l'artista - nella convinzione che il contenuto vitale del cibo, e dell'arte, possa e debba essere condiviso al più largo pubblico possibile, perché l'accesso alla cultura e all'arte deve essere universale. In questo modo - spiega ancora - viene omaggiato artisticamente questo luogo, dove gli animali venivano sacrificati per il nostro nutrimento fisico, e da cui ora si propaga invece l'arte e la cultura''. ''La mostra si articola su due piani - aggiunge Madaudo - al piano superiore l’incontro tra immagine e scrittura, tra libro e pittura, mentre sotto è il regno del toro che però viene visto in una maniera assolutamente astratta, simbolica. Non è più la carne di cui ci cibiamo ma qualcosa di assolutamente etereo, una visione. Possiamo dire che sono due mostre racchiuse in un unico spazio''.

''L’organizzazione di mostre d’arte si affianca all’intensa attività della Biblioteca - spiega Paolo Pelliccia, commissario straordinario della Biblioteca di viale Trento - che dal libro all’educazione, all’attualità e alla progettualità per il territorio, spazia nei vari campi del sapere per offrire ai cittadini quello stimolo a pensare e a vivere consapevolmente che è l’obiettivo ultimo di ogni istituzione culturale''. Da illustratore e autore di indimenticabili capolavori del fumetto italiano (accanto a Crepax, Pratt e Manara) Beppe Madaudo è divenuto con gli anni uno dei pittori più conosciuti e apprezzati, non solo in Italia. Come disegnatore e illustratore ha pubblicato i suoi libri con le principali case editrici quali Mondadori, Garzanti, Novecento Editrice, Rizzoli, Franco Maria Ricci, Olivetti, vincendo il Premio Yellow Kid come miglior disegnatore italiano nel 1976 al Festival Internazionale di Lucca.

Le sue opere sono esposte nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo, fra cui l’Amsa Gallery di Amburgo, la collezione Olivetti, la galleria multimediale 20th century artists, che lo ha inserito tra gli 87 artisti italiani più importanti del secolo scorso, e lo Yoko Civilization Research Institute di Takayama in Giappone. Nell'allestimento non potevano mancare momenti di riflessione sull'arte a partire dal libro, e per questo la biblioteca ha chiamato due autori di grande spessore: Claudio Strinati (il 3 marzo alle ore 17,30) che discuterà con Andrea Alessi di 'Raffaello' (Scripta Maneant) e Lauretta Colonnelli (il 7 marzo, ore 17,30) che dopo il successo della partecipazione a Gli Speciali con La Tavola di Dio, presenterà al pubblico la sua nuova opera 'Cinquanta quadri. I dipinti che tutti conoscono. Davvero?' (Edizioni Clichy).

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