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Mostre: Roma, da Adonis e Rotelli 'Poetry'

06 aprile 2017 | 19.54
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Rotelli e Adonis al lavoro
Rotelli e Adonis al lavoro

Marco Nereo Rotelli presenta a Roma, al Macro Testaccio - La Pelanda, dal 13 aprile al 17 maggio prossimi, 'Poetry' in collaborazione con Art Project, Accademia di Belle Arti di Roma e Conservatorio Santa Cecilia di Roma, una sintesi delle sue installazioni realizzate per la 49° e la 53° Biennale di Venezia, unendole però ad una nuova e inedita proposta installativa realizzata con il grande poeta d’origine siriana Adonis. L'allestimento rientra nella sesta tappa del progetto From La Biennale di Venezia & Open to Macro. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione, presso gli spazi espositivi del Macro, di alcune installazioni provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia e da Open Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni, piattaforma artistica collegata alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nell’intento di ampliare ulteriormente la selezione d’installazioni, con maggior respiro internazionale.

Per quanto riguarda la 'memoria' de La Biennale, Rotelli presenta a Roma le 'Porte poetiche' del suo 'Bunker poetico', fortemente voluto e inserito da Harald Szeemann nella 49° Biennale da lui diretta, 'Platea dell’Umanità'. Raccogliendo oggetti in disuso che la nostra cultura mette ai margini, Rotelli all’epoca intervenne modificando la loro stessa superficie, attraverso l’applicazione di scritte, la scomposizione e la loro ricomposizione, tanto daformare un percorso drammatico e poetico che Szeemann definì "un ampliamento del contesto artistico", riproposto ora negli spazi post-industriali de La Pelanda del Macro Testaccio. Sarà anche esposta l’opera 'Processi', una serie di acciai dedicata ai processi contro Pier Paolo Pasolini, che furono installati, sempre per la Biennale di Szeemann, sul reale bunker tra l’arsenale militare e la Biennale. In esposizione anche 'Manifesti poetici', un’installazione urbana realizzata, sempre in sintonia con La Biennale ma anche con il Museo di Gibellina, a seguito dell’attentato di New York dell’11 settembre 2001. Sarà inoltre riallestita 'Save the Poetry', opera composta da grandi acciai lavorati a laser che riportano gli alfabeti del mondo. La parola, quella poetica prima di tutto, come filo rosso della presenza di Rotelli al Macro.

Un’intera area de La Pelanda sarà invece dedicata ai 'Collages' di Adonis, il grande poeta d’origine siriana che partecipò a La Biennale del 2009 intervenendo in un happening artistico tra calligrafia e, appunto, collage. Del resto, Adonis ritiene la pittura un’espressione diretta della sua stessa interiorità e la sua ricerca compositiva pone interrogativi proprio sul rapporto fra immagine e scrittura. Durante l’inaugurazione, il 12 aprile alle 18,30, Rotelli e Adonis, con la collaborazione del poeta Yang Lian, realizzeranno anche un’azione artistica, intervenendo su grandi fogli di carta riciclata, dal titolo 'Il sapere della carta / Il sapere della voce'. Sempre durante l'inaugurazione, al Macro sarà presentata un’installazione luminosa aperta a molte interazioni. Il lavoro di Rotelli sulla e con la luce è stato più volte presentato nelle Biennali di Venezia con installazioni nel 2005 all’Isola di San Secondo, nel 2011 a Palazzo Ducale, fino alla grande opera sempre nel 2011, per la Mostra del Cinema, commissionata dalla Biennale stessa. L’area esterna dell’ex-Mattatoio, fra il Macro e l’Accademia di Belle Arti, verrà illuminata, infatti, con la cifra stilistica di Rotelli e con proiezioni dei versi di Adonis e Yang Lian. Lo spazio verrà trasformato in una vera e propria pagina di poesia sulla quale interverranno gli stessi poeti in una performance di scrittura e reading: una trasposizione della parola, declamata in siriano e cinese, proiettata, per la realizzazione di un’opera complessa, multidisciplinare e mediale, di alta intensità poetica.

Grazie al contributo del Conservatorio Santa Cecilia di Roma, diretto dal Maestro Roberto Giuliani, e del suo Dipartimento di Musica elettronica, diretto dal Maestro Michelangelo Lupone, l'installazione propone una nuova dimensione musicale creata sulla voce del poeta Adonis, anche attraverso la rielaborazione delle sue parole in live electronics. Il testo poetico sarà dunque un pretesto per suscitare udito e suono in due forme sovrapposte: quella naturale con la voce di Adonis e quella elettronicamente manipolata. Il suono vocale/strumentale, una volta catturato viene inviato alle macchine e queste a loro volta lo restituiscono, attraverso più altoparlanti, in una diversa dimensione spazio-temporale. Al Macro, con la parola, anche la carta diventa soggetto dell’esposizione, grazie anche alla collaborazione con Comieco - Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. A partire dal 26 aprile (dalle ore 14 alle ore 20) i cittadini di Roma saranno invitati a portare vecchi giornali all’interno dello spazio della Pelanda denominato 'domus poetica'. Il 28 aprile Marco Nereo Rotelli realizzerà una performance rielaborando questo materiale in un’opera. I giornali saranno così riciclati e 'messi in luce', mediante la realizzazione di una vera e propria opera d’arte: grazie alla ricerca dello scienziato Franco Miglietta e dell’Ibimet Cnr di Firenze, verrà messo a disposizione dei presenti, fra i quali gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, un liquido capace di 'illuminare' la carta, interagendo quindi con i presenti e creando una luminosa via di C/ARTE, indice e simbolo di un sapere da estrapolare e mantenere per una nuova dimensione, quella artistica. Inoltre, martedì 11 aprile, alle ore 17, Adonis, con Claudio Crescentini, Marco Nereo Rotelli e Dalma Frascarelli, Vicedirettrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, interverranno presso l’Aula Magna dell’Accademia di via Ripetta, ad un incontro pubblico sul tema 'La parola nell’arte / L’arte nella parola', inserito nel programma d’incontri organizzato con importanti artisti e intellettuali contemporanei organizzati dall’Accademia stessa. Il catalogo della mostra è curato da Filippo Rotundo (edito da Philobiblon), con immagini delle opere in esposizione e un'inedita antologia dedicata a Yang Lian e Adonis.

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