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Mostre: a Sovana 'L'arte della guerra alla fine dell'impero romano'

24 agosto 2017 | 11.52
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Nel borgo medievale di Sovana, da sabato prossimo,   in programma la mostra 'L'arte della guerra alla fine dell'imepro romano'
Nel borgo medievale di Sovana, da sabato prossimo, in programma la mostra 'L'arte della guerra alla fine dell'imepro romano'

Si inaugura sabato prossimo alle 17.30 al Museo di San Mamiliano di Sovana, borgo medievale nella zona del tufo in Maremma, la mostra 'L’arte della guerra alla fine dell’impero romano: gli imperatori, gli eserciti, le battaglie' curata da Ugo Barlozzetti. Tema dell'esposizione un collegamento storico e divulgativo fra le monete esposte al museo, che coprono gli ultimi anni dell’Impero Romano d’Occidente e i primi di quello d’Oriente tra il III e il IV secolo d.C, e la storia militare di quel periodo.

Il tesoro monetale di San Mamiliano, oltre 100 monete d’oro di epoca tardo imperiale ritrovate a Sovana nel 2004, costituisce per molti aspetti una testimonianza unica di un secolo determinante per la storia d’Europa e dell’umanità, e le vicende soprattutto militari in un’età di grande fascino che segna la fine del mondo antico. Da un lato, dunque, le monete dell’epoca, dall’altro soldatini, plastici di battaglie, cartografie e pannelli informativi.

Proprio i soldatini, realizzati con grande cura e secondo precise ricerche storiche, rappresentano un soldato romano ormai lontano dall’iconografia stereotipata e diffusa da tanti film e documentari, ma si avvicina molto e più realisticamente negli abiti e negli equipaggiamenti ad un guerriero ormai medievale.

Curatore, divulgazione e didattica per accendere i riflettori su un periodo storico poco conosciuto

''Con questa mostra – ha spiegato il curatore Ugo Barlozzetti - si è cercato di offrire il pretesto per avviare il recupero della memoria secondo i criteri della 'public history' e quindi con una particolare attenzione alla divulgazione e alla didattica per accendere i riflettori su un periodo del mondo romano ancora poco conosciuto''.

''Si è inoltre valutata la necessità di affrontare per moduli' - ha aggiunto -vale a dire per sezioni, dedicati a temi e problemi di un periodo di profonde trasformazioni per le condizioni politiche, sociali, religiose, artistiche, culturali. Trasformazioni legati anche agli ordinamenti militari e alle nuove metodologie belliche che l’Impero sviluppa in quel periodo. Infatti – ha spiegato ancora il curatore della mostra - nel III secolo la funzione militare dell'Imperatore appare sempre più importante''.

''Addirittura la porpora imperiale costituì quasi il culmine della carriera militare e l'imperatore divenne il simbolo stesso dell'esercito. Quando, nel V secolo, l'imperatore di Occidente fu 'spodestato' dal suo ruolo militare – conclude Barlozzetti- si accelerò in modo decisivo il disfacimento dell'Impero stesso''. La mostra rimarrà aperta fino al 5 novembre prossimo.

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