La terra tra i capelli confonde i particolari, ma la testa appena emersa dal terreno all'interno del Parco Archeologico di Ostia Antica “sembra avere la pettinatura di una Venere di Doidalsas oppure potrebbe essere una Musa”, affermano dopo una prima valutazione le archeologhe Mariarosaria Barbera, direttrice del Parco, e Cinzia Morelli, senza escludere altre interpretazioni.
L’Afrodite di Doidalsas, scultore greco del III secolo a.C., raffigura la dea al bagno, caratterizzata da ciocche di capelli raccolte sulla sommità del capo e da un piccolo chignon appoggiato sulla nuca.
Quella rinvenuta a Ostia Antica potrebbe essere una replica di età romana imperiale del celebre modello greco. La deliziosa testina marmorea è riemersa dalla terra nel corso di lavori di manutenzione ordinaria, in terreni di riporto di epoca post-classica.