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Al Salone del libro successo per i poliziotti scrittori

14 maggio 2018 | 16.17
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Foto Polizia di Stato
Foto Polizia di Stato

Dalla realtà alla finzione: le esperienze vissute durante le lunghe giornate operative tra misteri, investigazioni e pericolosi criminali o accanto ai più deboli, vittime spesso di truffe, diventano storie da raccontare al grande pubblico. Lo stand della Polizia di Stato al Salone del Libro di Torino è stato oggi letteralmente preso d'assalto da studenti delle scuole superiori, visitatori e colleghi, curiosi di conoscere le ultime fatiche di 9 poliziotti scrittori. Saggi, racconti e romanzi: il genere che va per la maggiore (e non poteva essere altrimenti) è il poliziesco dagli intrecci avvincenti raccontati da chi ha un punto di vista privilegiato rispetto al crimine.

Come, per esempio, Alessandro Maurizi, sovrintendente capo alla Questura di Viterbo, scrittore di gialli. 'Roma e i figli del male. La notte del commissario Castigliego' (edito da Frilli) è la sua terza opera in cui affronta il difficile tema degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. "Mi sono ispirato alla realtà. In questo romanzo - sottolinea all'Adnkronos il poliziotto-scrittore - racconto una vicenda, ambientata a Roma, che è stata oggetto di un'indagine di qualche anno fa. Un sacerdote, assai benvoluto dalla comunità cui appartiene, abusa di un ragazzina all'interno della sagrestia, luogo non solo dell'orribile reato ma anche di esorcismi autorizzati dal vescovo della diocesi. Fa da sfondo alla vicenda la morte del Papa e la nuova elezione del Pontefice. Ci tengo a precisare che non è affatto un romanzo anticlericale". L'autore spiega che la figura di questo sacerdote ("così amato, che quando fu arrestato la comunità organizzò fiaccolate in segno di solidarietà") calzava alla perfezione per rappresentare un plot in cui i confini tra bene e male si perdono.

Autrice del noir 'La stanza chiusa' (Mondadori) è l'ispettrice Deborah Brizzi, che per molti anni ha svolto servizio operativo alla squadra volanti della Questura di Milano. E' l'unica donna nel gruppo dei poliziotti scrittori che ha suscitato un grande interesse oggi al Salone di Torino. "Dopo 'Ancora notte', in questo nuovo romanzo parlo di vendetta e del circolo di violenza che essa scatena", afferma Brizzi. Il fuoco sacro della scrittura ("una passione alla quale non riesco a rinunciare", dice) la spinge a "sfruttare ogni ritaglio di tempo o le mie stesse ferie pur di mettere nero su bianco le mie storie dal sapore noir".

Maurizio Lorenzi, in arte MaLo, è già al suo sesto libro. 'Il comunicatore' (Imprimatur editore) si ispira alla sua esperienza professionale come agente di scorta di pericolosi criminali espatriati. "Gran parte della storia l'ho scritta in aereo, di ritorno da uno di tanti viaggi intercontinentali che mi ha portato dall'altra parte del mondo", evidenzia lo scrittore precisando che questa sua nuova opera "è come un viaggio intorno al pianeta". “Le storie che racconto nel libro sono forse poco note al grande pubblico ma rappresentano uno spaccato investigativo e poliziesco assolutamente singolare - assicura lo scrittore -. Gli eventi si susseguono in fretta e il mistero si amplifica man mano che procede la narrazione in cui la quotidianità di un ufficio di polizia si intreccia alle missioni internazionali degli scortisti".

L'ispettore capo Roberto Centazzo, in servizio al Compartimento Polizia Ferroviaria di Genova, presenta 'Operazione sale e pepe. Squadra speciale minestrina in brodo' (Edizioni Tea) dove affronta il delicato tema delle truffe agli anziani. "Siamo ormai al terzo episodio della serie che vede protagonisti i tre uomini della Squadra speciale Minestrina in brodo: Kukident, Maalox e Semolino", dice Centazzo la cui passione per la scrittura sembra non essere un problema con l'impegno quotidiano in polizia. "Semplice, mi sveglio ogni mattina alle 5", puntualizza l'agente che giù dal letto, prima di indossare la divisa e prendere servizio lungo i binari, pensa a nuove avventure per le sue creature 'di carta'.

Allo stand della Polizia, applauditi dal pubblico anche il sovrintendente capo Vincenzo Tancredi, autore del libro 'In bocca al lupo - Storie di truffe, furti e rapine' (Editrice Il Punto); l'assistente capo Rocco Campochiaro con la sua opera 'Una notte al centralino' (Edizioni Impremix); il dirigente squadra Mobile della Questura di Pistoia Antonio Fusco, autore de 'Le vite parallele – Un nuovo caso per il commissario Casabona' (Giunti Editore); l'assistente capo Nicola Marchetti con il suo libro 'Panopticon' (Edizioni Letteratura Alternativa) e l'assistente capo della Questura di Lecce Andrea Tondo con l'opera 'Ritrovarsi fratelli - Due colori e un unico legame di sangue' (Edizioni Il Parametro).

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