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Letteratura

Premio Strega, vince Helena Janeczek

06 luglio 2018 | 08.02
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(Helena Janeczek, Premio Strega 2018 © Musacchio, Ianniello, Pasqualini)
(Helena Janeczek, Premio Strega 2018 © Musacchio, Ianniello, Pasqualini)

Con il romanzo 'La ragazza con la Leica' (edizioni Guanda) Helena Janeczek si aggiudica la vittoria della LXXII edizione del Premio Strega. Come da tradizione, gli Amici della domenica si sono riuniti ieri sera nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia dove Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017, ha presieduto il seggio di voto.

La somma dei voti elettronici e delle schede cartacee ha portato alla vittoria il romanzo di Janeczek con 196 voti. Seguono Marco Balzano con 'Resto qui' (Einaudi) e 144 voti; Sandra Petrignani con 'La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg' (Neri Pozza) con 101 voti; Carlo D'Amicis con 'Il gioco' (Mondadori) con 57 voti e Lia Levi con 'Questa sera è già domani' (Edizioni e/o) con 55 voti. 554 il totale dei voti espressi: 400 quelli degli Amici della domenica, 40 di lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti di collettivi provenienti da scuole università e da circoli di lettura, in particolare delle Biblioteche di Roma, cui si sono aggiunti, dallo scorso anno, 200 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 20 Istituti Italiani di cultura all’estero, per un totale di 660 aventi diritto.

"Dalla mia protagonista ho imparato a vivere nel presente, ogni cosa che accadrà non potrà che trovarmi felice. Già adesso questo libro ha trovato degli ottimi editori in Francia, negli Stati Uniti e in Germania. Spero che ci siano altre traduzioni", ha commentato Helena Janeczek, emozionata e felice di aver conquistato il gradino più alto del podio.

"L’emozione è grandissima, non sono mai stata al Ninfeo come ospite del premio ed entrarci la prima volta per poi uscirne da vincitrice è sconvolgente", ha detto l’autrice che ha raccontato la storia avventurosa della fotografa Gerda Taro, la compagna di Robert Capa, uccisa durante la guerra civile spagnola. "Pensavo – ha aggiunto - ad una situazione molto più fluttuante e incerta, pensavo che il verdetto fosse ancora aperto. Speravo nella vittoria ma non me l’aspettavo. Non mi aspettavo, sinceramente, che questo libro, che mi ha accompagnato per sei anni, potesse passo dopo passo andare così lontano".

Le donne tornano così a 'comandare' al premio Strega dopo l’ultima vittoria femminile, quella di Melania Mazzucco nel 2003 con ‘Vita’. L’edizione del 2018 va in archivio, infatti, dopo aver registrato ben 3 finaliste su 5 concorrenti.

Al secondo posto si è collocato Marco Balzano con ‘Resto qui’ (Einaudi) che ha ottenuto 144 voti. “Le parole – ha spiegato lo scrittore - ti portano a volte dove non pensi di arrivare. Il mio romanzo, che non vuole essere provocatorio, è il racconto di una pagina della storia d’Italia che ho fatto descrivere da una voce di donna. Esploro la difficoltà dei confini, luoghi deputati allo scambio che la mala politica e la crudeltà dello storia trasformano in muri e luoghi di conflitto”.

Terzo gradino del podio per Sandra Petrignani che ha raccolto 101 preferenze con ‘La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg’, pubblicato da Neri Pozza. Chiudono la graduatoria Carlo D’Amicis con ‘Il Gioco’ (Mondadori) che ha avuto 57 voti e Lia Levi con ‘Questa sera è già domani’ (Edizioni E/O) che ha incassato 55 voti.

La serata ha come sempre confermato le attese registrando il ‘tutto esaurito’ e il consueto via vai di volti noti. Tra i tavoli del Ninfeo, si sono visti tra gli altri Paolo Mieli, Francesco Rutelli, il giurista Sabino Cassese. E non è voluto mancare neanche il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, dopo le polemiche sollevate dalle sue recenti dichiarazioni secondo cui “ancorati allo Strega e al Campiello ci siamo persi i giovani”.

“Dobbiamo scatenare la capacità dei giovani di consumare e avere fame di cultura”, ha sottolineato Bonisoli che ha rimarcato: “Quello dei libri è un sistema complesso, che ha come punti di riferimento il premio Strega e il premio Campiello, che forse ha perso di vista ciò che sta nascendo tra i giovani e non sappiamo che cosa sia. Dobbiamo domandarci: cosa vogliono consumare, in termini di cultura, i giovani. Bisogna saperli ascoltare”

A sostenere da diversi anni il premio Strega è Bper Banca che ha voluto premiare la cinquina di finalisti: “Abbiamo consegnato agli scrittori un premio ideato attraverso un concorso di idee cui hanno partecipato i giovani: è il nostro modo di segnalare il nostro interesse nei confronti della lettura. Ci fa piacere contribuirla a sviluppare tra i giovani che sono il nostro futuro”, ha evidenziato il vicedirettore generale di Bper Banca Gian Enrico Venturini.

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