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Empatia non è solo umana, anche macachi si consolano nel momento del bisogno

21 aprile 2014 | 13.39
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Empatia non è solo umana, anche macachi si consolano nel momento del bisogno

La consolazione spontanea non è prerogativa delle grandi scimmie antropomorfe o dell'uomo. Una ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica 'Evolution and Human Behavior' e frutto di un lavoro di squadra guidato da Roscoe Stanyon, del Dipartimento di biologia, e da Elisabetta Palagi (Università di Pisa e Cnr di Roma), ha dimostrato che la capacità di consolare è presente anche nei macachi, gruppo di primati che condivide con l'uomo un antenato comune vecchio circa 25 milioni di anni.

"La consolazione - spiega Roscoe Stanyon, associato di Antropologia - è una capacità antica, anche se non tutte le specie di macachi hanno la possibilità di esprimerla e infatti, tra le specie studiate finora, quella che ha mostrato capacità empatiche è anche la più 'tollerante'".

''Nel mondo delle scimmie - chiarisce Elisabetta Palagi - 'tolleranza' vuol dire bassi livelli di aggressione, scarsa importanza del rango gerarchico a favore dell'amicizia, alti livelli di gioco anche tra adulti e frequente uso di segnali e comportamenti pacificatori''.

I ricercatori hanno confrontato due specie di macachi, Macaca fuscata e Macaca tonkeana, caratterizzati l'uno da una società despotica e l'altro da una società egalitaria e tollerante. Le analisi condotte con le stesse tecniche e dagli stessi osservatori hanno evidenziato un elevato livello di capacità consolatorie nel macaco di Tonkean a differenza della specie despotica che non mostrava affatto questo comportamento.

Dopo un'aggressione, il consolatore si avvicinava spontaneamente alla vittima e la confortava con contatti amichevoli come abbracci, carezze e baci. I contatti corporei riducevano lo stress nella vittima che migliorava così il proprio stato emotivo. Le femmine, in particolare, mostravano elevati segnali di ansia dopo un'aggressione e, non a caso, erano proprio quelle consolate di più da tutti i membri del gruppo.

''I risultati dello studio, al quale ha collaborato anche Stefania Dall'Olio - conclude Stanyon - suggeriscono che per comprendere l'evoluzione di un fenomeno complesso, come quello dell'empatia, è necessario studiare specie diverse caratterizzate da simili capacità cognitive ma da differenti strategie sociali. I macachi ci insegnano quindi che empatia e tolleranza sono fenomeni inscindibili e che, come tali, vanno studiati insieme''.

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