''Non sarà un Primo Maggio di festa. Sarà un Primo Maggio duro e doloroso quello che domani Piombino si presta a vivere dopo lo spegnimento dell'altoforno Lucchini e la firma dell'Accordo programma''. Lo afferma il coordinatore regionale di Sel Toscana, Giuseppe Brogi, che domani parteciperà a Piombino alla manifestazione sindacale del Primo Maggio insieme alla deputata Marisa Nicchi, al coordinatore provinciale livornese Andrea Ghilarducci e ai circoli Sel della Val di Cornia.
''Anche per questo -aggiunge- sentiamo come nostro dovere morale e politico esserci, per condividere l'ansia dei lavoratori e delle loro famiglie, per affermare il valore del lavoro ora più che mai, per dire che quell'Accordo non deve rimanere carta, non deve rimanere una promessa che si dimentica''.
''Saremo alla manifestazione sindacale - prosegue Brogi - non per un rito, non per farci belli e neppure per giocare sulla pelle delle persone, ma per una testimonianza ed un impegno personale e politico duraturi: ai lavoratori della Lucchini, come a quelli di tante altre realtà in crisi, deve essere assicurato un futuro di lavoro e dignità. Piombino vuole futuro, altro non esiste''.