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Operazione della polizia a Roma, arrestati funzionari dell'Enac e un imprenditore

07 aprile 2014 | 13.58
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Operazione della polizia a Roma, arrestati funzionari dell'Enac e un imprenditore

Blitz della Squadra Mobile di Roma e della Polizia di Frontiera all'aeroporto di Ciampino. Gli agenti hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Roma, nei confronti dell'ex direttore dello scalo di Ciampino, Sergio Legnante, funzionari dell'Enac e un imprenditore.

L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata ai reati di corruzione, turbata libertà degli incanti, falso e frode nelle pubbliche forniture.

Gli indagati sono accusati di aver costituito un'organizzazione criminale che, nel periodo temporale compreso tra il 2009 e l'inizio del 2014, ha fatto in modo che tutti i lavori eseguiti presso gli aeroporti minori del Lazio, in particolare presso quello di Roma - Urbe, fossero illegittimamente assegnati alle società riconducibili a un imprenditore, capo dell'organizzazione criminale.

Le indagini hanno consentito di rilevare che alcuni lavori assegnati non sono stati eseguiti affatto oppure sono stati eseguiti parzialmente e/o in difformità dei relativi capitolati tecnici.

Il danno erariale accertato nell'ambito dell'inchiesta ammonta a otto milioni di euro.

In tutto sono otto le persone coinvolte nell'inchiesta affidata al pubblico ministero Mario Palazzi. In particolare nel carcere di Regina Coeli sono finiti Legnante, ex direttore dell'aeroporto di Ciampino e funzionario dell'Enac, Alfonso Mele ingegnere in servizio presso la direzione centrale dell'Enac e Massimiliano Mantovano dominus della società Fama srl, Resine industriali srl ed Edil Motel srl.

Agli arresti domiciliari invece sono andati Adriano Revelant collaboratore di Mantovano, Luigi Guerrini anch'egli collaboratore di Mantovano e Renato Lolli anch'egli legato a Mantovano. Gli indagati invece sono Miriam Brusca e Massimiliano Masti. Ad emettere i provvedimenti è stato il gip Maurizio Caivano. L'accusa di associazione per delinquere è stata ipotizzata per tutti gli indagati tranne Renato Lolli.

Per l'accusa Mantovano "quale amministratore della società Mgm e altre facenti capo a lui'' avrebbe promosso ''la costituzione dell'associazione per delinquere'' e l'avrebbe organizzata ''avvalendosi delle strutture e dei dipendenti delle stesse società fissando il programma criminoso da realizzare e dando disposizioni necessarie per la sua attuazione". In particolare "lo stesso Mantovano quale promotore e capo, Legnante quale organizzatore'' e gli altri quali associati ''allo scopo di commettere più delitti''.

Tra questi ''turbativa d'asta, frode nelle pubbliche forniture, falso ideologico, corruzione per l'esercizio delle funzioni e per atti contrari ai doveri d'ufficio, emissione di fatture in operazioni inesistenti, al fine di ottenere il sostanziale monopolio di tutti i lavori di manutenzione, ristrutturazione e modificazione degli aeroporti di Ciampino, Aquino e di altri aeroporti minori del Lazio (Rieti e Viterbo), tutti dipendenti dalla Direzione aeroportuale di Ciampino mediante l'alterazione delle procedure di gara indette da parte dell'Enac, gonfiando fraudolentemente i costi dei lavori eseguiti ed assicurandosi indebiti profitti da dividere assieme ai pubblici funzionari infedeli come prezzo della loro corruzione".

Sono 25 gli episodi illeciti contestati a seconda della posizione processuale delle persone coinvolte. L'inchiesta fu avviata nel 2009 dopo che un dipendente dell'Enac aveva presentato alla Procura della Repubblica una denuncia avendo rilevato anomalie nell'assegnazione degli appalti e sul costo dei lavori affidati. E' stato così accertato che i costi venivano aumentati con il preciso scopo di accumulare denaro che poi veniva suddiviso con pubblici funzionari.

A promuovere gli illeciti sarebbero stati Legnante e Mantovano. Il valore degli appalti è stato di diverse centinaia di migliaia di euro che finivano regolarmente alle imprese gestite da Mantovano. Tra i lavori affidati la costruzione di una centrale idrica antincendio, un impianto anti-intrusione nonchè la costruzione, ad Aquino, di una recinzione aeroportuale. Illeciti inoltre anche nella costruzione di hangar all'aeroporto dell'Urbe con la spesa di 700mila euro e la ristrutturazione di un immobile che si trova in via Salaria, destinato ad alloggio di servizio all'interno dello stesso aeroporto.

Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, commentando la notizia, ha dichiarato che i funzionari ''erano stati già sospesi''. Ora, ''non possiamo che aspettare che le indagini facciano il loro corso'', ha aggiunto. ''Noi eravamo già stati informati dell'inchiesta in corso e questi dipendenti non erano più inseriti nello schema di responsabilità dell'Enac'', ha riferito Riggio. ''Siamo dispiaciuti, ma siamo certi - ha sottolineato - che si tratta di un episodio circoscritto''.

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