Pisa, 18 apr. (Adnkronos/Ign) - E' fuggito in Tunisia l'assassino di Zakir Hossain, il cameriere bengalese di 34 anni colpito con un pugno al volto a Pisa la notte tra domenica e lunedì e morto all'ospedale di Cisanello dopo 36 ore di agonia.
Si tratta di un cittadino tunisino, Hmarouni Hamza, 27 anni, che si è reso irreperibile martedì prendendo un aereo dall'aeroporto milanese di Malpensa per Tunisi, dove si trova ora.
Per l'indagato, che risulta incensurato, sarà trasmessa al gip del Tribunale di Pisa una richiesta di custodia cautelare in carcere. E' accusato di omicidio preterintezionale, per lui sarà chiesta l'estradizione.
Oltre al tunisino, autotrasportatore, che ha materialmente sferrato il pugno mortale, la polizia ha identificato altri tre giovani del 'branco'. C'è anche un minorenne di 16 anni, il cui nome non è stato diffuso. Gli altri sono un 22enne, denunciato per favoreggiamento insieme al minore, e un 20enne, che però non risulta indagato perché considerato estraneo ai fatti.
Hamza, che viveva da anni in Italia, era residente a Cascina, in provincia di Pisa, così come gli altri componenti del 'branco', che abitavano a San Lorenzo a Pagnatico nel territorio comunale di Cascina.
Per arrivare alla svolta decisiva nelle indagini si sarebbe rivelata utile la diffusione delle immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza urbana di corso Italia.
''Non è stato un knockout game, con il rischio di pericolose emulazioni'', sottolinea il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, a proposito dell'omicidio. La tragedia è stata al centro della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in Prefettura. ''La diffusione delle immagini - spiega Tagliente - ha consentito di sgomberare, da subito e definitivamente, il campo da ricostruzioni giornalistiche che hanno fatto riferimento al cosiddetto 'knockout game'''.
